QUOTAZIONE IN PRIMAVERA – Pronta la squadrà che accompagerà in Borsa Anima sgr. Lo confermano fonti contattate da BLUERATING. La quotazione sarà in primavera e a curarla saranno i global coordinator Goldman Sachs, Banca Imi e UniCredit. Si punta a entrare in Borsa con un flottante ampio, del 35-40%, attraverso un’offerta di vendita realizzata dalla controllante totalitaria Asset management holding (Amh), nata un paio di anni fa dall’integrazione delle sgr Prima e Bpm Gestioni.
LA PASSATA ESPERIENZA – I soci di Amh sono Clessidra, con il 37,1%, Mps, con il 22,8%, Bpm, con il 35,3% e il Credito Valtellinese con il 2,8%. Anima è già passata per le sale di Borsa Italiana con l’ipo del 2005: in quell’anno, il Banco di Desio e Alberto Foà la portarono a Piazza Affari. L’esperienza ebbe fine con l’ingresso della Popolare di Milano e con la successiva opa di delisting nel 2009.
IL VALORE STIMABILE – Anima stavolta si prepara ad andare sull’Mta con un valore stimabile in 1,2-1,4 miliardi sulla base dei multipli di price/earning ed ebit a cui trattano Azimut e Mediolanum. In base al business plan aggiornato al 2015, Anima prevede 120 milioni di utile operativo per quest’anno, dopo i 74 milioni di profitti netti dell’esercizio precedente.