Cgia: crolla numero partite Iva, 400mila in meno dal 2008

PARTITE IVA IN CALO – Crolla il numero delle partite Iva. Dal 2008 al giugno del 2013, secondo la Cgia, hanno cessato l'attività 400mila lavoratori indipendenti. La flessione è stata del 6,7% in questi cinque anni e mezzo di crisi economica. Sempre nello stesso periodo di tempo, ogni 100 lavoratori autonomi, ben 7,2 hanno cessato l'attività. Al 30 giugno di quest'anno il cosiddetto popolo delle partite Iva ammontava a 5.559.000 lavoratori.

NIENTE SOSTEGNO – "A differenza dei lavoratori dipendenti – rileva il segretario Cgia Giuseppe Bortolussi – quando un autonomo chiude l'attività non dispone di nessuna misura di sostegno al reddito. Tranne i collaboratori a progetto che possono contare su un indennizzo una tantum, le partite Iva non usufruiscono dell'indennità di disoccupazione, di nessuna forma di cassa integrazione o di mobilita' lunga o corta".

ALLARME IMU-TRISE – Ma sul mondo della piccola imprese, ha spiegato il sito Tgcom24, aleggia un altro spettro: quello della stangata Imu-Trise. Per l'effetto combinato delle due imposte, la tassazione sugli immobili produttivi costerà alle imprese nel 2014 fino a 1,1 miliardi in più, con un incremento che sfiora il 10% (9,6%) sul 2013. A calcolarlo è la Confartigianato. Il prossimo anno quindi l'impatto dell'Imu sugli immobili strumentali, unito a quello della Trise sui rifiuti e servizi indivisibili, si attesterà a 12,8 miliardi di euro, il 51,4% rispetto al 2011.

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