Come rilanciare il settore immobiliare? Ecco le 6 proposte del Notariato

LE SEI PROPOSTE – Il mercato immobiliare italiano stenta ancora a ripartire. Come fare? Il Consiglio nazionale del Notariato, nell'ambito del 48° Congresso nazionale della categoria ha lanciato sei proposte. “Il Notariato vuole contribuire al rilancio del mercato immobiliare attraverso riforme che possano, da una parte, aiutare i cittadini a comprare casa e, dall'altra, le imprese-costruttrici a far ripartire la propria attività limitando l'invenduto", ha spiegato Maurizio D'Errico, presidente del Consiglio nazionale del Notariato.

DISCIPLINA DI CONTRATTI – Nello specifico, la prima proposta riguarda l'introduzione nel nostro ordinamento di una disciplina dei contratti di godimento in funzione della successiva vendita di immobili, meglio noti come "rent to buy" oggi privi di regolamentazione specifica.

CARTOLARIZZAZIONE – La seconda proposta riguarda l'attribuzione al venditore, nel contratto di vendita a rate con riserva di proprietà (nella quale il passaggio di proprietà è legato al saldo del prezzo), della facoltà di cedere a una banca il credito relativo al pagamento delle rate. A sua volta, la banca potrà cedere il credito nell'ambito di un'operazione di cartolarizzazione.

RIDUZIONE CARICO FISCALE – La terza proposta consiste nella riduzione del carico fiscale dell'ipoteca legale a garanzia di dilazioni di pagamento del prezzo delle compravendite. Data la contrazione del mercato creditizio, spesso i venditori sono disposti ad accettare il rischio di concedere una dilazione nel pagamento del prezzo all'acquirente a fronte di adeguate garanzie. Una di queste è l'iscrizione dell'ipoteca legale, inutilizzata a causa del suo costo elevato.

CANONI DI LOCAZIONE – La quarta proposta prevede la riduzione della tassazione dei canoni di locazione per gli immobili destinati alla vendita, rimasti invenduti e temporaneamente locati per consentire alla imprese costruttrici di far fronte alle spese di gestione.

DISMISSIONI BENI PUBBLICI – Con la quinta, si vuole introdurre l'esenzione dalle imposte indirette e dagli oneri di urbanizzazione delle dismissioni di beni immobili pubblici strumentali, per dare maggiore slancio e incisività alle politiche di dismissione di beni pubblici finalizzate alla riduzione del debito pubblico, nonché in generale al riordino, alla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare.

CONTRATTO PRELIMINARE – Infine, la sesta e ultima proposta prevede una soluzione al problema relativo alla tassazione di registro proporzionale per il contratto preliminare, che al fine di consentire una piena detrazione in sede di definitivo non possa eccedere quanto sarà dovuto al momento della vendita. La proposta è finalizzata a risolvere un problema che oggi, oltre a creare contenzioso, contribuisce ad accrescere i fenomeni di occultazione dei contratti preliminari conclusi con scrittura privata.

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