New York prima corre, poi tira il fiato

CATERPILLAR E MERCK NON BASTANO A WALL STREET – A Wall Street piace l’accordo tra Usa e Iran sul nucleare che stempera le tensioni in Medio Oriente e apre nuove possibili scenari per le aziende esportatrici occidentali, in particolare costruttori automobilistici e società di trasporto marittimo, ma a fine seduta qualche presa di profitto affiora riducendo i guadagni degli indici. Il Dow Jones si consolida comunque sopra i 16 mila punti (+0,05%) grazie ai guadagni di titoli come Caterpillar e Merck (mentre soffrono Boeing, Ibm e General Electric), mentre l’S&P500 scivola in rosso dello 0,13%, il Nasdaq chiude a +0,07% e le small cap del Russell 2000 restano immobili (-0,01%). Dal canto loro i T-bond nonostante qualche incertezza iniziale vedno il rendimento del decennale rimanere sul 2,75% e quello del trentennale scivolare sul 3,82%. L’oro prima sui 1235 dollari l’oncia poi chiude a 1249,60 (5,9 dollari sopra l’ultima chiusura), l’argento rimbalza sui 20,06 dollari (10 centesimi di rialzo), mentre il petrolio scivola a 94,19 dollari (1 dollaro in meno del precedente fixing).

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