Borse: il rally non è finito. Ma ora comincia la parte più difficile

LE BORSE SALIRANNO – Dopo quasi cinque anni di rialzo azionario, le previsioni sul 2014 che in questi giorni le case grandi e piccole stanno pubblicando dicono quasi tutte tre cose. La prima è che le borse saliranno. La seconda è che saliranno di una percentuale compresa tra il 5 e il 10 per cento. La terza è che l’economia globale andrà meglio nel secondo semestre. “Ci sono molte buone ragioni per avanzare queste tre ipotesi, che per inciso ci paiono onestamente condivisibili”, scrive Alessandro Fugnoli, strategist Kairos Partners SGR. “Bisogna però ammettere che è terribilmente disturbante il fatto che tutte e tre vengano regolarmente proposte identiche a ogni fine anno per l’anno successivo fin da quando eravamo piccoli (e probabilmente anche da prima)”.

IL BELLO DEVE ANCORA ARRIVARE – “Non è però su queste idee di consenso che ci vogliamo soffermare”, sostiene ancora Fugnoli, “bensì su quella che una minoranza agguerrita e rumorosa sta cominciando a esprimere con crescente sicurezza. Si tratta dell’idea per cui il bello deve ancora arrivare. Questi anni di rialzo, si afferma, sono stati solo la lenta preparazione ai fuochi d’artificio, questi sì spettacolari, che vedremo da qui in avanti. La ragione? L’economia globale in miglioramento, certo, ma in misura ancora maggiore il vero motivo del turbo-rialzo, l’arrivo in massa (e sempre più visibile) degli alpinisti della domenica”.

IL TAPERING DELLA FED – Già a metà gennaio ci saranno però le nuove dispute di bilancio a Washington e il clima politico è pessimo. A marzo la Fed non avrà molte scuse per rinviare ancora il tapering e se lo farà vorrà dire che l’economia sarà di nuovo debole. E non si potrà andare avanti in eterno con un’economia debole e una borsa sempre più forte, una circostanza, dovesse verificarsi, che imbarazzerà sempre di più la Fed.

DOVE INVESTIRE – Il 2014 sarà un anno da trading (auguri), da rotazioni e da stock picking”, conclude il report di Kairos Parteners sgr. “I bond non aiuteranno molto. Probabilmente non scenderanno troppo, ma saranno nervosi. Alla fine c’è da scommettere che la borsa salirà, ma questo non vuol dire che sarà un anno divertente. Ai nuovi arrivati consigliamo quindi di comportarsi il più possibile come gli alpinisti di scuola classica, che vivranno il 2014, o almeno la prima metà, come la fase in cui si prende fiato nel campo base e si studiano minuziosamente tutti i percorsi possibili prima di rimettersi in cammino. Suggeriamo inoltre di non correre dietro alle sirene del nuovo Internet e di concentrarsi su solidi titoli ciclici con multipli relativamente bassi (c’è ancora qualcosa). Quanto alle rotazioni, l’attuale marcata debolezza dei petroliferi e corrispondente forza delle linee aeree delle raffinerie è un esempio di quanto continui a muoversi il mercato sotto la superficie apparentemente immobile dell’indice”.

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