Intesa, UniCredit, Bnl e Mps cedono azioni Sia ai fondi

LE BANCHE RIDUCONO LA PARTECIPAZIONE IN SIA – Le banche italiane continuano a cedere partecipazioni “non core” per rafforzare il patrimonio in vista anche dell’Assset quality review avviato dalla Bce e destinato a durare sino all’ottobre del prossimo anno. Una nota di Intesa Sanpaolo, in particolare, annuncia che la banca, insieme a UniCredit, Mps e Bnl hanno sottoscritto con Fondo Strategico Italiano, F2i Sgr e Orizzonte Sgr gli accordi di compravendita riguardanti la cessione del 59,3% del capitale di Sia, di cui il 28,9% detenuto dal gruppo Intesa Sanpaolo, il 20,1% da UniCredit, il 5,8% da Mps e il 4,5% da Bnl. Il prezzo è stato determinato sulla base di una valutazione del 100% del capitale di Sia pari a 765 milioni di euro.

PER INTESA PLUSVALENZA DI 150 MILIONI – Ad esito dell’operazione, i tre acquirenti deterranno le seguenti partecipazioni nel capitale di Sia: Fondo Strategico Italiano 42,3%, F2i Sgr 10,3%, Orizzonte Sgr 6,7%. Intesa Sanpaolo e UniCredit manterranno ciascuno il 4% del capitale di Sia, mentre Mps e Bnl usciranno dalla compagine sociale e gli altri attuali azionisti di Sia conserveranno nell’insieme una quota del 32,7%. Il gruppo Intesa Sanpaolo registrerà dalla cessione del 28,9% del capitale di Sia, il cui perfezionamento è previsto entro il primo semestre 2014, una plusvalenza netta pari a circa 150 milioni di euro e un beneficio per il Common Equity ratio pro-forma Basilea 3 a regime (stimato in base ai dati al 30 settembre 2013) pari a circa 6-9 centesimi di punto, rispettivamente con e senza applicazione del “Danish Compromis”. (l.s.)

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