A Roma universitari finti poveri con il padre che viaggia in Ferrari

REDDITI NASCOSTI – Altro che bamboccioni. Lo sono sì, ma anche dei furbetti. Secondo la Guardia di Finanza, che ha esaminato le  posizioni di oltre 196 mila iscritti alle Università della capitale La Sapienza, Tor Vergata, Roma Tre, a Roma più di uno studente universitario su due, il 62%, bara sul reddito che dichiara. Chiedevano agevolazioni per pagare meno quando in realtà poveri non lo erano affatto, anzi.

I CASI ECLATANTI – I controlli delle fiamme gialle sulle dichiarazioni Isee, che indicano la situazione economica equivalente per chi è iscritto a un corso di laurea, hanno scoperto migliaia di irregolarità: borse di studio, affitti calmierati, sconti sui trasporti e assegni tolti a chi ne ha davvero bisogno. Tra i casi più eclatanti quello della studentessa con padre proprietario di una Ferrari che ha autocertificato un reddito annuo di 19mila euro o quella che ha dichiarato redditi per 14.313 euro senza dichiarare di possedere un patrimonio di oltre 600mila euro.

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