REYKJAVIK TAGLIA IL DEBITO PRIVATO – L’Islanda ha annunciato un piano per svalutare di 150 miliardi di corone (circa 925 milioni di euro) il valore dei mutui indicizzati all’inflazione per cercare di velocizzare la ripresa economica dopo il collasso del 2008. Lo riferisce l’agenzia Bloomberg precisando che il governo islandese conta di contabilizzare fino a 80 miliardi di corone di svalutazioni dirette per quanto riguarda i proprietari di immobili e di offrire altri 70 miliardi di esenzioni dalle tasse per i prossimi tre anni agli stessi.
MANOVRA DA 9 PUNTI DI PIL – La manovra, se andrà in porto, pesa l’equivalente del 9% del Pil islandese e prevede che il Tesoro di Reykjavik interverrà in veste di intermediario nel finanziamento e nella sua implementazione senza che sia necessario creare un fondo ad hoc per ammortizzare il debito. Da parte sua l’associazione bancaria islandese ha segnalato come dal 2008 le banche abbiano già rinunciato a circa 1,5 miliardi di euro di debiti, cifra che essendo pari al 14% del Pil islandese rappresenta la maggiore percentuale al mondo di mutui “condonati” spontaneamente dalle banche.