L'ALLARME GLOBALE – Non c'è solo il ministro irlandese delle Finanze a minacciare che in caso di fallimento di nqualche banca i correntisti potrebbero incorrere in un prelievo forzoso dei loro risparmi. Secondo il Wall Street Journal, infatti, i governi più indebitati del mondo stanno pensando a imporre una patrimoniale globale una tantum sui beni di capitale. La Casa Bianca e il neoeletto sindaco di New York Bill de Blasio non sono gli unici a parlare di un innalzamento della pressione fiscale (in particolare per i più benestanti). Anche Fondo Monetario Internazionale, Warren Buffett e persino il miliardario gestore di fondi obbligazionari Bill Gross hanno lanciato un appello in questo senso.
L'IDEA DELLA TASSA MONDIALE – In un report che ha fatto molto scalpore, il Fondo Monetario Internazionale spiega che una tassa del 10% sui patrimoni delle famiglie dei paesi industrializzati consentirebbe di riportare il debito su livelli pre crisi. A prima lettura una patrimoniale di questo tipo sembrerebbe assurda, ma non lo è più se si pensa a quanto accaduto in casi come quello di Cipro, dove i correntisti con almeno 100 mila euro depositati in banca hanno subito un prelievo forzoso per poter salvare lo stato indebitato, tanto dipendente dal sistema bancario.