MILANO POSITIVA – Chiusura di settimana positiva per Piazza Affari sulla scia delle statistiche relative all'occupazione Usa. I dati, anche se migliori delle attese, hanno in parte raffreddato le iniziali aspettative di un avvio anticipato del tapering da parte della Federal Reserve. Secondo alcuni operatori, scrive l'agenzia di stampa Reuters, i numeri sono positivi ma non tali da portare la banca centrale Usa a ridimensionare il programma di quantitative easing già in occasione del Fomc di dicembre. I nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo Usa a novembre sono saliti di 203.000 unità, contro le 180.000 attese. Il tasso di disoccupazione è calato al 7% contro attese di 7,2%, ai minimi degli ultimi cinque anni. L'indice FTSE Mib ha chiuso in rialzo dello 0,73% e il FTSE All Share dello 0,67%.
BANCHE IN ORDINE SPARSO – In un settore bancario complessivamente tonico, Mps in controtendenza ha lasciato sul campo quasi il 3%. Gli operatori guardano con sempre maggiore apprensione all'ipotesi che la Fondazione possa cedere le azioni mentre si avvicina il lancio dell'aumento di capitale. Secondo alcune fonti sentite da Reuters, la Fondazione non starebbe rinegoziando il debito con le banche ma avrebbe detto agli istituti di credito di essere orientata a far slittare l'aumento oltre gennaio se non avrà trovato un compratore prima dell'assemblea. Debole anche Ubi Banca, mentre hanno guadagnato terreno Banco Popolare (+2,7%), e le due big Intesa Sanpaolo e UniCredit.