Come calcolare quanto è caro il vostro fondo d’investimento

COSA VALUTARE DI UN FONDO – Il Ter (Total Expense Ratio) è il primo parametro per valutare il costo di gestione dei fondi comuni. Il Ter infatti comprende, le spese di commissione dei gestori del fondo, delle retrocessioni concesse al collocatore, le spese della società di revisione, del compenso della banca depositaria e di altri oneri a carico del fondo. Ma, come spiega il sito www.moneyfarm.com, non è finita qui, infatti, oltre al Ter, per i fondi occorre considerare anche le performance fees ed i costi di transazione derivanti dall’attività di compravendita del fondo stesso.

IL TER NELL’INDUSTIA DEI FONDI – Nel 2012 il Ter ponderato per il patrimonio dell’industria dei fondi italiani è risalito arrivando a sfiorare i massimi storici pre-crisi (1,39% nel 2012 vs 1,44% nel 2006). I fondi azionari risultano sicuramente quelli con il Ter più alto mentre quelli monetari presentano spese di commissione molto limitate; tra i fondi azionari, quelli più cari sono sicuramente i fondi Azionari Italia (2,69%) seguiti dai fondi specializzati sugli Emerging Markets (2,49%).

I COLLOCATORI – Tra i fondi obbligazionari, risultano sicuramente più cari quelli specializzati in investimenti sui bond che hanno un rating inferiore a BB+ (High-yeld bonds). Ad accaparrarsi una buona fetta delle spese di commissione sono i collocatori che nel 2012 hanno incassato il 71% circa dei ricavi dei gestori (1,1 miliardi contro 1,5 miliardi di ricavi). Le Sgr che hanno fornito il più grosso introito ai collocatori, secondo Moneyfarm, sono certamente Carige A.M. Sgr ed Eurizon Capital con una percentuale di retrocessioni pari al 80,9% ed 80,7% rispettivamente.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!