Non è un momento d’oro per i titoli minerari

SEDUTA SOFFERTA PER I TITOLI AURIFERI – Difficile inizio di seduta per i titoli del comparto minerario a Wall Street, complice il nuovo tonfo delle quotazioni dell’oro. Barrick Gold, società canadese leader mondiale nella produzione aurifera, cede mezzo punto percentuale a 16,28 dollari per azione dopo essere arrivata a toccare un minimo a 15,97 dollari in avvio di seduta. Fa anche peggio Newmont Mining, altro colosso del settore che cede l’1% abbondante a 23,24 dollari dopo un minimo a 22,70 dollari per azione. L’ultimo anno non ha portato fortuna agli investitori che hanno scommesso sui titoli del settore minerario e dell’oro in particolare. Barrick Gold ha ceduto il 52,7%, mentre Newmont Mining segna un calo del 47,1% rispetto alle quotazioni di dodici mesi or sono.

ANCHE LE PROSPETTIVE RESTANO INCERTE – Incerte restano anche le prospettive per il futuro: mentre i costi di produzione aumentano, le quotazioni dell’oro risentono del possibile lieve irrigidimento della politica monetaria statunitense sinora ultra espansiva (cosa che potrebbe far salire il dollaro, valuta in cui si esprimono le quotazioni dell’oro e che rispetto a queste ha un andamento solitamente opposto), mentre il recupero dell’euro e l’assenza di tensioni geopolitiche di particolare gravità ha fatto venir meno gli acquisti di titoli auriferi e dello stesso oro come “rifugi sicuri”.

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