ANNO POSITIVO – Altro che remake del 1929. Wall Street farà bene anche l'anno prossimo. Certo sarà difficile ripetere le performance del 2013 con un risultato superiore al 20%, ma comunque se la caverà egregiamente. Le statistiche, infatti, non sono favorevoli a un nuovo anno da record, ma questo non vuol dire che il 2014 sarà segnato dalle correzioni di mercato e che i listini chiuderanno i prossimi dodici mesi in negativo.
LO STORICO – Secondo uno studio di Birinyi Associates, dal 1927 in poi, ci sono stati 23 anni in cui lo S&P 500 ha guadagnato più del 20%, ma solo raramente l’anno successivo è cresciuto più del 6,4% (la media annuale dal 1927 in poi è pari a un aumento del 5,5%). In un’unica occasione il guadagno superiore al 20% dello S&P ha inaugurato una serie di rialzi a due cifre: nel 1996 il listino era cresciuto del 20%, nel 1997 è balzato del 31%, quindi è salito ancora nel 1998 e nel 1999, rispettivamente del 27 e del 20%.
LE STIME DEGLI ANALISTI – Anche gli economisti guardano le statistiche e lanciano avvertimenti a non aspettarsi un 2014 spumeggiante come il 2013. “Certamente non prevediamo che i ritorni dell’anno prossimo siano paragonabili a quelli di quest’anno”, ha detto Scott Wren, analista di Wells Fargo Advisors, che prevede per lo S&P un rialzo tra il 2 e il 5% nel 2014. Sulla stessa linea anche Jack Ablin, responsabile degli investimenti di Bmo Private Bank: anche se è lecito guardare con ottimismo al prossimo anno, il mercato azionario “sta sfidando i fondamentali” e una correzione ci potrà essere, motivo per cui per lo S&P non si prevede che un guadagno “attorno al 3,4% all’anno per i prossimi tre anni”.