AUMENTA L'ALIQUOTA – L’imposta di bollo che grava su tutti gli strumenti finanziari (ma non sui conti correnti) nella notte tra il 15 e il 16 dicembre è stata modificata dalla Commissione Bilancio della Camera. Lo scrive il Corriere della Sera. In sintesi è stata alzata l’aliquota dall'1,5 per mille al 2 per mille, qualunque sia l'entità del deposito, ma è stato eliminato il minimo di 34,2 euro dovuto da chiunque avesse investimenti dotati di rendiconto annuale, che rendeva fortemente regressiva la tassa per i piccoli depositi.
IMPOSTA PIU' EQUA – Per l’anno prossimo l’imposta sarà più salata, ma un po’ più equa. Soddisfatto il mondo che ruota intorno agli investimenti di piccola dimensione in Btp, azioni, fondi, polizze finanziarie, conti di deposito e così via. Non pagheranno (e non pagavano prima) polizze vita ramo uno, fondi pensione, fondi sanitari, conti correnti e conti postali classici. I conti di deposito, quelli dove si vincola il denaro in cambio di rendimenti più elevati, sono considerati investimenti come i fondi, i Btp e le azioni.