Obbligazioni,c’è valore nei titoli subordinati bancari

INTERESSANTI I BOND BANCARI E SUBORDINATI – "Considerata la situazione dei tassi in questo periodo, i titoli più interessanti per il 2014 sono quelli bancari e in particolare i bond subordinati. Le banche hanno migliorato i loro bilanci, hanno accesso ai piani di liquidità pubblici e trarranno beneficio da Basilea 3 e dall'Unione bancaria, quindi il basso livello dei rendimenti e degli spread ha una sua ragion d'essere". A dirlo è Paul Read, responsabile fixed income di Invesco. "Tuttavia le emissioni in corso, necessarie a centrare i nuovi requisiti di capitale, sono molto diversificate e vanno valutate una per una, per evitare i titoli che comportano un rischio di un deprezzamento del capitale o di una conversione in azioni a condizioni sfavorevoli”.

I TASSI SONO DESTINATI A RISALIRE – Dopo mesi passati a domandarsi quando e a quale ritmo la Fed avrebbe chiuso i rubinetti del quantitative easing, i mercati ora conoscono la direzione della politica monetaria Usa e sanno che i tassi sono destinati, prima o poi, a risalire. "Se analizziamo il rendimento complessivo di liquidità, corporate bond e titoli di Stato negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e nell'eurozona, vediamo che alla fine del 2007 si poteva stimare un rendimento disponibile complessivo di 1,4 trilioni di dollari, mentre oggi gli stessi asset producono 550 miliardi di interessi annui, con una perdita di quasi 900 miliardi di dollari. In questa situazione, guadagnare con le obbligazioni non solo è difficile ma impone di assumere qualche rischio: la sfida sta nel selezionare i rischi che sono pagati meglio".

ECCO COSA ACQUISTARE – Per pareggiare il tasso d’inflazione, oggi bisogna acquistare Gilt e Treasury superiori ai cinque anni e Bund superiori ai sette e non sono comunque titoli di grande appeal, visto che il Treasury a cinque anni ha reso il -2,9% dalla fine di aprile 2013. Per contro, la domanda di rendimento spinge verso asset di qualità inferiore. Il mercato dei corporate bond investment grade in sterline offre uno spread dell’1,4% sui Gilt, il più basso dal 2007. Lo stesso vale per il mercato high yield europeo, che offre il 3,6% sulle obbligazioni governative. Il tasso di default rimane basso, eppure la qualità delle emissioni si va deteriorando e quando i rendimenti scendono, conclude Read, bisogna capire se riflettono un miglioramento dei fondamentali o soltanto il sentiment congiunturale.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!