Trovata l’intesa sull’Unione bancaria europea

ACCORDO FATTO SULL’UNIONE BANCARIA – Importante passo in avanti per l’unione bancaria europea: Parlamento Ue e stati membri dell’unione hanno raggiunto stamattina un accordo politico dopo una notte di negoziati sul Fondo unico di soluzione delle crisi bancarie, destinato ad essere pienamente operativo entro otto anni a partire dal primo gennaio prossimo ma a fronte del versamento del 70% delle risorse comuni (55 miliardi di euro in tutto, girati dai singoli fondi nazionali finanziati dalle banche) già entro fine 2017. È stato poi deciso che le banche in forti difficoltà debbano risolvere i problemi “entro una settimana”.

DUE LIVELLI DI INTERVENTO – Quanto all’Autorità unica di risoluzione per le crisi bancarie, ferma restando la presenza di due organismi decisionali (un comitato esecutivo composto da un direttore e quattro membri permanenti e una “sessione plenaria” in cui saranno presenti i rappresentanti di ogni autorità di risoluzione nazionale dei singoli paesi partecipanti all’unione bancaria), si è deciso che il comitato esecutivo sarà responsabile per le decisione dei casi “normali” (ossi quelli che prevedono prestiti e interventi entro i 5 miliardi di euro), mentre la sessione plenaria valuterà, su richiesta, le soluzioni da adottare per problemi di liquidità superiori ai 5 miliardi. Il Parlamento Ue continuerà inoltre a esercitare un’azione di controllo sull’attuazione degli accordi e sulla creazione del meccanismo di risoluzione.

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