LA CRISI DEL CREDITO SOFFOCA L’AUSTRIA – Tempi duri per l’Austria. Complici i cospicui aiuti di stato (oltre 9 miliardi dal 2008 a oggi) erogati agli istituti di credito maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria post Lehman Brothers, in particolare ad Hypo Group e Kommunalkredit (entrambi nazionalizzati per evitarne il collasso), il debito pubblico di Vienna sta crescendo continuamente con un rapporto debito/Pil che dal 60,7% di fine 2008 è salito al 74,5% a fine 2013.
A FINE ANNO DEBITO/PIL SFIORERA’ 80% – A fine anno secondo il ministro delle Finanze austriaco, Michael Spindelegger, le cose peggioreranno ulteriormente, col debito che dovrebbe salire al 79,2% del Prodotto interno lordo. Per questo Spindelegger non esclude che il governo debba varare l’ennesimo pacchetto di “austerità” che non dovrebbe peraltro prevedere nuove tasse, bensì tagli alla spesa. A fine anno Vienna prevede un disavanzo di bilancio pari al 2,7% del Pil.