Le dieci blue chip europee con un potenziale rialzo del 25%

LA TOP TEN DELLE BIG – È tempo di comprare le big cap, cioè i titoli che capitalizzano più di 10 miliardi di euro. Lo sostengono gli analisti della banca d’affari Usa Morgan Stanley, visto che le blue chip presentano sui listini europei livelli di valutazione decisamente più interessanti delle small cap e vicini ai minimi degli ultimi trent’anni. Riportate dal sito MilanoFinanza.it, ecco le dieci azioni che grazie alle buone prospettive hanno un potenziale di rialzo superiore al 25%.

1) Ryanair. Il leader europeo dei voli low cost, che capitalizza 13 miliardi di euro, ha un upside rispetto al target price del 40%. Il titolo non distribuisce il dividendo, ma l’utile per azione (eps) è previsto in aumento del 28,5% nel 2014 e del 15,8% nel 2015. Il total return (performance + rendimento della cedola) a un anno è del 10,2%.

2) Tullow Oil. La compagnia petrolifera inglese capitalizza 13,3 miliardi di euro. Le possibilità di rialzo rispetto al target price sono elevate (+32%). L’azione presenta multipli molto elevati, con p/e 2015 di 34 e p/bv di 2,4, mentre dividend yield non è significativo (1,4% in entrambi gli esercizi): L’utile per azione dovrebbe più che raddoppiare quest’anno (+122%) e restare sostanzialmente stabile (+1,8%) nel 2015.

3) Lloyds Banking Group. Il maggiore gruppo finanziario Uk nel settore dei mortage ha evidenziato nel primo trimestre un aumento dell’utile del 22%. Il titolo ha un margine di ulteriore crescita sul listino di Londra del 33%. L’azione tratta 10,3 volte l’utile 2014 e 9,5 quello del 2015. Il p/bv scende invece da 1,3 quest’anno a 1,2 nel prossimo. Il dividendo è stimato 2% nel 2014 e 4,7% nel 2015, mentre l’utile sale rispettivamente del 22,4 e dell’8,8%.

4) Iag. La terza maggiore compagnia aerea in Europa, che controlla Iberia a British Airways capitalizza 13,6 miliardi di euro e ha uno spazio di rialzo dalle quotazioni attuali del 30%. In un anno il titolo, che ha un p/e 2015 di 8,4 e un p/bv di 1,7, ha già reso il 49%. L’utile per azione è previsto in aumento del 96,8% nel 2014 e del 47,4% nel 2015.

5) Deutsche Post. Il maggiore operatore europeo nei servizi postali merita un prezzo del 27% superiore alle quotazioni attuali. Il titolo, che negli ultimi 12 mesi ha realizzato un total return del 48,5%, viene scambiato 14 volte l’utile 2014 e 2,6 il valore di libro, mentre il rendimento della cedola sale dal 3,2% al 3,6%.

6) Itv. La maggiore emittente commerciale in Uk, Rispetto al prezzo obiettivo, ha un upside del 29%. La società guidata da Adam Crozier, che capitalizza 12,5 miliardi di euro, viene scambiata 14,6 volte l’utile 2014 e 13 quello del 2015. Il p/bv scende invece da 6,1 quest’anno a 4,9 nel prossimo. Il dividend yield è modesto (2,2%). Il total return a un anno è 41,6%.

7) Ubs. Il colosso finanziario elvetico guidato da Sergio Ermotti ha ottime chance di rialzo rispetto al target price (+26%). L’azione presenta un p/e 2015 di 11,7 e un p/bv di 1,3, mentre il dividend yield sale dal 2,7% quest’anno al 4,9% nel prossimo. L’utile per azione dovrebbe crescere rispettivamente del 17% e del 34,4%. Negli ultimi 12 mesi il titolo ha reso il 7,5%.

8) Associated British food. Secondo gli analisti il titolo è tuttavia sottovalutato, visto che hanno fissato un target del 25,4% superiore alle quotazioni attuali. L’azione tratta 28,7 volte l’utile 2014 e 26,8 quello del 2015. Il p/bv scende invece da 3,5 quest’anno a 3,2 nel prossimo. Il dividendo è basso (1,2%), mentre l’utile sale rispettivamente del 3,9% e del 7,1%. L’azione, che capitalizza 39,3 miliardi di euro, in un anno ha reso il 49,5%.

9) Aegon. La compagnia olandese dovrebbe più che raddoppiare l’utile quest’anno (+133%) e aumentare dell’8,8% nel prossimo. Il gruppo, che capitalizza 19,3 miliardi di euro, ha un margine di rialzo dalle quotazioni attuali del 25,3%. In un anno il titolo, che ha un p/e 2015 di 8,6 e un p/bv di 0,7, ha reso il 32,7%.

10) Babcock International group. Il gruppo specializzato nella manutenzione di sottomarini nucleari, che negli ultimi 12 mesi ha realizzato un total return del 25% e che capitalizza intorno a 10 miliardi di euro, viene scambiato 17,3 volte l’utile 2014 e 3,2 il valore di libro, mentre il rendimento della cedola è 2,4%. L’utile cresce a doppia cifra quest’anno e nel prossimo (+12,9 e +10,4%).

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