Da Buffett a Soros, ecco i portafogli dei guru della finanza

TRA I PORTAFOGLI DEI GURUAltroconsumo Finanza sbircia tra i portafogli dei guru della finanza a caccia di occasioni e di idee d’investimento. Quello di Warren Buffett. “La novità più importante riguarda l’acquisto di azioni Verizon, colosso della telefonia mobile americana. In valori assoluti stiamo parlando di un investimento di mezzo miliardo di dollari, ma che in proporzione sul portafoglio totale pesa poco (circa lo 0,5%). Gli investimenti nei 3 titoli più rilevanti (Wells Fargo, Coca Cola e American Express) non sono stati toccati. Buffett conferma ancora la sua fiducia nella Borsa a stelle e strisce. Anche noi siamo ottimisti: Wall Street deve pesare almeno il 10% del tuo portafoglio – a pagina 8 e 11 trovi i fondi e gli Etf Usa consigliati.

"Stessa fiducia nei confronti degli Usa sembra esprimerla George Soros. Il guru ha ridotto del 77% gli investimenti in prodotti che scommettono sulla discesa della Borsa Usa. Il titolo più importante del portafoglio resta Teva Pharma, società del settore farmaceutico. Quest’ultimo continua secondo noi a meritare un investimento: fallo acquistando l’Etf Lyxor Ucits Msci world health care (167,26 euro)".

"Passiamo ai due guru dei Paesi emergenti. Cominciamo da Mobius (che gestisce i fondi Templeton) che ha detto che la Borsa turca non è ancora conveniente – siamo d’accordo. Ha, piuttosto, espresso parere favorevole sulle Borse di Indonesia, Vietnam, Brasile, Russia e Sud Africa – seppur sottolineando che si tratta di investimenti rischiosi. Secondo noi, quelli di Vietnam e Indonesia sono listini che meritano ancora una scommessa. Il Sud Africa, invece, non vale un investimento. Brasile e Russia, infine, meritano spazio anche nel portafoglio del buon padre di famiglia, ma a tre condizioni: devono pesare al massimo il 5% del portafoglio, devi investirci solo se il tuo orizzonte d’investimento è di 20 anni e non devi essere troppo avverso al rischio".

"Prudenza nei confronti della Russia la esprime anche Stensrud, che gestisce il fondo Kon-Tiki. Ha ridotto il peso del Paese nel fondo al 7% – in aprile ha venduto le azioni della VTB Bank approfittando del suo miglior andamento rispetto a quello di altre banche russe. Stabile la Cina, intorno al 7%, cresce, invece, il peso dell’India, all’11%: la Borsa di Mumbai è interessante, ma ti consigliamo di investirci solo se il tuo orizzonte temporale d’investimento non è breve e solo per un massimo del 5% del tuo portafoglio".

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