Bnp Paribas patteggia una multa da 9 miliardi negli Stati Uniti

ACCORDO TRA BNP E STATI UNITIBnp Paribas scende subito a patti con gli Stati Uniti per chiudere una vertenza davanti al Tribunale federale di Manhattan, dal quale – secondo quanto riportano varie agenzie di stampa – è stata accusata di aver trattato per conti dei cosiddetti "Stati canaglia" – quali Iran, Sudan e Cuba – violando il divieto posto dall'Emergency Economic Powers Act internazionale. Come preannunciato nelle ore scorse, la banca francese si è dichiarata colpevole e ha patteggiato una multa record di quasi 9 miliardi di dollari per chiudere in fretta la vertenza negli Stati Uniti. L'annuncio è arrivato lunedì sera, dopo la chiusura di Wall Street. La pena ha anche delle condizioni accessorie, vale a dire l'allontanamento di 134 dipendenti, implicati nella vicenda, e la sospensione di una serie di attività e transazioni effettuate in dollari per un anno, a partire dal primo gennaio 2015.

I TERMINI – In particolare, fra le attività di clearing che verranno sospese vi sono il settore oil&gas a Roma, Ginevra, Parigi e Singapore, quelle di trade finance a Milano e quelle di deposito a Londra. La banca ha comunque tenuto a precisare che la vicenda non avrà impatti rilevanti sul suo business. La banca inoltre ha detto di avere un core Tier 1 intorno al 10% e di "restare focalizzata nell'implementare il piano strategico 2014-2016". Per l'istituto di credito, inoltre, "il mercato nord americano continua a restare strategico", lì intende "ampliare le operazioni retail". Le azioni di Bnp hanno perso il 12,5% quest'anno contro il +3% registrato dal mercato azionario francese. È intervenuto anche il ministro francese delle Finanze sostenendo che Bnp – banca considerata troppo grande per fallire – è in grado di "continuare a operare in modo soddisfacente".

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