Reddito e crescita nel debito emergente

Il debito dei Paesi emergenti ha attraversato fasi non semplici, ma vi sono oggi motivi di ottimismo per questa asset class, come dimostrato dal ritorno degli investitori e dei flussi di investimento. Abbiamo intervistato Steve Ellis, gestore dei fondi FF Emerging Market Debt Fund e FF Emerging Market Local Currency Debt Fund di Fidelity Worldwide Investment.

Dove vedete le opportunità migliori in questa fase?
Le migliori opportunità sono attualmente legate alle storie di ‘turnaround’, cioè all’inversione di tendenza di alcuni dei paesi che lo scorso anno erano stati maggiormente penalizzati. Gli sforzi delle autorità per far crescere i tassi di interesse reali contribuiranno infatti ad attrarre flussi di capitali dall’estero, migliorando le bilance commerciali.

Emergenti vs sviluppati. Su chi puntare?
Da inizio anno, nonostante le turbolenze di mercato, il debito emergente ha ottenuto performance migliori rispetto ai paesi sviluppati. Guardando poi ai rendimenti attuali del debito dei mercati emergenti, questi sono più attraenti rispetto al resto dell’universo del reddito fisso. È inoltre opportuno differenziare fra valuta forte e valuta locale. Entrambe le tipologie sono attraenti, ma il tipo di investimento più adatto dipende anche dal profilo di ciascun investitore: il potenziale della valuta locale è più elevato in questa fase, ma la valuta forte risulterà meno volatile in quanto non impattata dalle fluttuazioni delle valute locali. La performance delle obbligazioni in valuta forte è stata guidata dalla marcata riduzione degli spread dei Paesi emergenti rispetto ai Treasury USA che ha avuto luogo nella prima metà dell’anno. Per le obbligazioni in valuta locale, invece, i rendimenti sono stati prevalentemente guidati dal carry trade, che tuttavia costituisce una strategia più tattica.

Rischi geopolitici e contesto economico?
È importante monitorare attentamente gli scenari geopolitici, al fine di limitare i rischi e utilizzare al meglio le opportunità che via via si possono presentare. Guardando al contesto economico, questo resta variegato, in quanto all’interno dell’universo degli emergenti troviamo Paesi molto diversi fra loro, con economie guidate da driver differenti. La nostra opinione è che la crescita globale resterà contenuta. Se però prendiamo in considerazione la ricerca di livelli interessanti di reddito da parte degli investitori, non dovrebbe stupire l’afflusso di capitali e il crescente interesse degli investitori per il debito emergente.

Quale ottica bisogna assumere nel guardare a questa asset class?
Nonostante non manchino le opportunità tattiche nell’ambito del debito emergente, riteniamo che l’approccio più corretto verso questa asset class sia quello di guardare al lungo termine. Nel corso dei prossimi anni assisteremo infatti ad una sempre più marcata convergenza di questi mercati con quelli sviluppati. In termini di strategia di investimento, adottiamo un approccio che prende in considerazione sia l’analisi degli scenari macroeconomici sia la selezione delle migliori emissioni. Per fare ciò utilizziamo numerosi strumenti, incluso un modello proprietario quantitativo per l’analisi macroeconomica. Inoltre l’ampia struttura di ricerca obbligazionaria di Fidelity consente di selezionare le singole obbligazioni con le prospettive più interessanti.

Qual è la sua priorità nella gestione del fondo?
Un elemento caratterizzante della filosofia di investimento di Fidelity e in particolare del mio stile di gestione è il focus sul controllo del rischio e della volatilità. Dedichiamo importanti risorse all’analisi di ciascuna emissione allo scopo di identificare le più interessanti e specialmente escludere quelle che riteniamo possano esporre a rischi non desiderati. Nella gestione del fondo sono particolarmente attento ai potenziali rischi di coda legati ad eventi inattesi e alle conseguenze che questi avrebbero sul portafoglio. In questo modo è possibile ridurre il rischio di perdite senza però penalizzare i rendimenti. FF Emerging Market Deft Fund ha dimostrato anche negli ultimi tre anni di saper ottenere rendimenti interessanti mantenendo una volatilità inferiore rispetto all’indice.

Previsioni per il futuro?
Il debito emergente è un mercato con prospettive molto interessanti. Fra gli indicatori economici più promettenti, vi è il ciclo delle esportazioni, favorito dalla ripresa economica e dalla crescita dei consumi nei Paesi più sviluppati. Come già accennato la selettività è particolarmente importante nel mercato del debito emergente. Ad esempio guardando alle politiche governative vi sono Paesi che dimostrano per il momento una scarsa efficacia nel far fronte ai problemi che li affliggono. Si riscontrano invece in altre aree numerose opportunità, sia perché questa asset class tende ad essere caratterizzata da una maggiore efficienza in termini di rischio rendimento, sia grazie ad un premio al rischio che rende le obbligazioni dei Paesi emergenti particolarmente attraenti in questa fase. Il nostro approccio come gestori attivi è quello di costruire portafogli che siano in grado di beneficiare delle numerose opportunità, limitando al contempo la volatilità e il drawdown (rischio di perdite potenziali). Il nostro obiettivo è quello di offrire agli investitori strumenti quanto più efficienti in termini di rischio/rendimento, capaci di generare flussi di reddito sostenuti e buone prospettive di crescita di medio-lungo periodo

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