La Fed non fa scherzi, New York può tirare il fiato

LA FED NON VUOLE FORZARE I TEMPI – La Federal Reserve ribadisce che l’indebolimento nel mercato del lavoro persiste anche ora che l’economia è in ripresa e si limita a proseguire il suo “tapering” (il programma di graduale riduzione degli acquisti di bond sul mercato) di altri 10 miliardi, portando da 35 a 25 miliardi al mese, il limite agli acquisti stessi, che nel frattempo hanno fatto salire l’attivo del bilancio della Fed al record di 4.410 miliardi dollari. La Fed non forza dunque i tempi per il primo rialzo dei tassi ufficiali dal 2006 che dovrebbe vedersi presumibilmente agli inizi del prossimo anno.

TWITTER VOLA DOPO LA TRIMESTRALEWall Street può tirare il fiato dopo che in giornata si erano avuti l’annuncio di un Pil cresciuto nel secondo trimestre dell’anno del  4% su base annualizzata (contro attese di +3,6%) e di una trimestrale superiore alle attese per Twitter (+19,98% a fine giornata) sia in termini di vendite sia di nuovi iscritti. A fine giornata il Dow Jones segna così -0,19%, l’S&P500 resta a +0,01%, il Nasdaq guadagna lo 0,45% e le small cap del Russell 2000 segnano +0,41%. I T-bond vedono il rendimento sul decennale balzare sul 2,56% e quello sul trentennale sul 3,31%, l’oro scivola a 1298,10 dollari l’oncia (2,4 dollari meno di ieri), l’argento resta a 20,67 dollari (7 centesimo più di ieri) e il petrolio cala a 99,60 dollari al barile (1,55 dollari sotto sopra il precedente fixing).

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