IL QE DELLA BCE SI AVVICINA – I segnali di ulteriore rallentamento della crescita dei prezzi a medio-lungo termine potrebbero dare a Mario Draghi la scusa necessaria per convincere anche i membri più riottosi del board della Banca centrale europea riguardo al varo di un programma di quantitative easing di cui da tempo si parla in Europa. La sensazione, emersa nettamente dopo le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Draghi venerdì scorso nel corso della consueta riunione di banchieri centrali a Jackson Hole, fa ripartire gli acquisti di titoli di stato italiani che riescono così a stringere nuovamente lo spread contro Bund tedeschi.
BTP E BONOS AL GALOPPO – Addirittura nel corso della giornata il Btp decennale guida ha toccato un rendimento di poco inferiore al 2,46% con uno spread dell’1,52%, inferiore a quello dei Gilt inglesi. I titoli britannici infatti oscillavano stamane sul 2,52% di rendimento con uno spread dell’1,59% circa. Al momento invece lo spread è risalito leggermente e sfiora l’1,53%. Meglio dei titoli italiani fanno i Bonos spagnoli, che vedono lo spread ridursi sotto l’1,32%, con un rendimento che oscilla sul 2,25%.