Domani scattano le nuove tariffe luce e gas, stangata in arrivo

CADONO LE FOGLIE, SALGONO LE TARIFFE – L’autunno è arrivato e con esso la consueta raffica di rincari destinata a pesare ancora una volta sulle tasche delle famiglie italiane. Secondo un’analisi di Facile.it, in particolare, con l’entrata in vigore, dal primo ottobre, delle nuove tariffe di luce e gas (che comporteranno rincari, rispettivamente, del 1,7% e del 5,4%), le bollette che mediamente pagano le famiglie diventeranno più care di oltre 200 euro  rispetto alla media europea. 

CARO GAS, QUANTO MI COSTI – I consumatori italiani pagano infatti 19,71 centesimi di euro/kWh per l’energia elettrica (rispetto a 18,09 centesimi di euro/kWh della media Ue) e 90,02 centesimi di euro/standard metro cubo per il gas (rispetto a 75,83 centesimi di euro/standard metro cubo della media Ue). Le differenze maggiori, spiegano gli esperti di Facile.it, si registrano per il gas che, in Italia, costa il 28% in più rispetto al Regno Unito, il 24% in più rispetto alla Francia, il 19% in più rispetto alla Germania e il 9% in più rispetto alla Spagna. Va meglio il raffronto sul prezzo dell’energia elettrica che se limitato a Germania, Regno Unito, Francia e Spagna vedrebbe l’Italia applicare tariffe mediamente inferiori del 9,3%, principalmente per l’elevato carico fiscale sull’energia in Germania.

IL MERCATO LIBERO PUO' CONVENIRE – Magra consolazione, visto che quanto a prelievo fiscale l’Italia non è seconda a nessuno anche in questo campo, con un peso complessivo del 37% della spesa totale (contro un 11% del Regno Unito). Insomma: se volete evitare che il fisco vi metta le mani in tasca pesantemente anche attraverso le utenze domestiche, meglio usare l’energia elettrica del gas quando possibile, facendo comunque attenzione agli sprechi e valutando se non sia meglio passare alle offerte in arrivo dal mercato libero, attraverso le quali sempre secondo Facile.it si può arrivare a risparmiare, all’anno, attorno ai 150 euro per il gas e a 50 euro per la luce. Piuttosto che niente, meglio piuttosto.

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