Milano perde quota in attesa di Draghi

L’EFFETTO-DRAGHI NON BASTA – Non basta l’attesa per l’esito della riunione della Bce di stamane a Napoli a sostenere i listini europei, che sembrano temere un nuovo scontro in Europa tra Germania, Francia e Italia in tema di rispetto della politica di austerità fiscale contro nuove misure di rilancio della crescita dopo le previsioni emerse dalla nota correttiva al Def italiano e dalla proposta di legge finanziaria francese, subito “bacchettate” da Berlino. Così dopo un’ora e mezza di lavoro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede l’1,36%, il Ftse Italia All-Share perde l’1,34% e il Ftse Italia Star limita i danni come può (-0,86%).

MILANO PATISCE LE VENDITE A WALL STREET E IN ASIA – Influisce negativamente sull’umore dei listini anche l’andamento delle borse asiatiche, sempre preoccupate per le tensioni a Hong Kong. Tokyo vede il Nikkei225 cadere a 15.661,99 yen (-2,61%), mentre l’Hang Seng arretra di un ulteriore 1,28%, dopo che ieri sera anche Wall Street aveva aperto ottobre in deciso calo (Dow Jones -1,4%, S&P500 -1,32%). Tra le blue chip italiane provano a rimbalzare solo Gtech e Fiat, mentre sono già oltre il 3% di perdita Azimut, Yoox e Buzzi Unicem.

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