Dieci titoli su cui investire a lungo termine

Ci sono società che passano quasi indenni le fasi più critiche della congiuntura, scrive MilanoFinanza.it, seguendo un trend di espansione di lungo periodo che prescinde dal ciclo economico. Ecco, secondo gli analisti di Morgan Stanley, quali sono.

1. Abengoa Yield
Il gruppo ha buone prospettive di crescita nelle energie rinnovabili, nella distribuzione elettrica e in quella dell’acqua nel Nord e Sud America. I margini netti (ebit margin) sono stimati intorno al 44% del 2014 e al 60% del 2016, mentre il debito netto/reddito operativo lordo (ebitda) 2014 è 6,5. Il rapporto ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 15 nel 2014 a 10,5 nel 2016.

2. Las Vegas Sands
E’ il modo migliore, secondo gli specialisti della banca d’affari, per trarre vantaggio dall’espansione del mass market di Macau, visto che è il solo posto in Cina dove sono ammesse le scommesse. I ricavi sono previsti in aumento al ritmo (cagr) del 9% nel 2013-2016, mentre l’utile netto salirà nelle stesse date del 13% e il reddito operativo netto (ebit) dell’11%. Il titolo viene scambiato con un p/e intorno a 18.

3. Mastercard
Beneficerà del trend di lungo termine che porta dai pagamenti in cash a quelli elettronici, che saranno sempre più estesi. Il fatturato è previsto in aumento al ritmo (cagr) del 12% nel 2013-2016, mentre l’utile netto salirà nelle stesse date del 17% e il reddito operativo netto (ebit) del 14%. Il titolo tratta 24,8 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 20,4 quello del 2015.

4. Netflix
Il gruppo californiano trarrà vantaggio dalla crescente estensione della banda larga, che raggiungerà a livello internazionale il 20% entro il 2019. Il giro d’affari dovrebbe aumentare al ritmo (cagr) del 24% nel 2013-2016, mentre l’utile netto e il reddito operativo netto (ebit) saliranno del 62%. Il titolo viene scambiato 122,2 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 78,2 quello del 2015.

5. Nike
Il marchio beneficia dei global trend del fitness e salute, dell’aumenta partecipazione allo sport, della crescita della classe media a livello internazionale e della continua innovazione di prodotto. I margini netti (ebit margin) sono stimati intorno al 13% del 2014 e al 14% nel 2015-2016, mentre il rapporto ev/ebitda (valore d’impresa/reddito operativo lordo) scende da 15,4 nel 2014 a 13 nel 2016.

6. NRG Yield
Ha una posizione di forza nel settore delle energie rinnovabili. Il giro d’affari è previsto in aumento al ritmo (cagr) del 50% nel 2013-2016, mentre l’utile netto e il reddito operativo netto (ebit) saliranno rispettivamente del 37 e del 54%. Il titolo viene scambiato 14,4 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 12 quello del 2015.

7. NXP Semiconductor
Gli esperti della banca d’affari Usa sono ottimisti su questa azienda, che dovrebbe crescere a un ritmo due volte superiore a quello dei concorrenti da qui al 2016. Il fatturato è stimato in aumento al ritmo (cagr) del 12% nel 2013-2016, mentre l’utile netto e il reddito operativo netto (ebit) saliranno rispettivamente del 26 e del 17%. Il titolo tratta 13,9 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 11,5 quello del 2015.

8. ServiceNow
E’ una delle storie di maggiore crescita nel settore tecnologico, con i ricavi in aumento del 63% nel secondo trimestre 2014. Il giro d’affari è previsto in crescita al ritmo (cagr) del 41% nel 2013-2016, mentre il margine reddituale netto è intorno al 5% nel 2015. Il titolo tratta 263,5 volte l’eps (utile per azione) 2015 e 152,6 quello del 2015.

9. Sprouts Farmers Market
Il gruppo beneficerà della crescente attenzione deiconsumatori per i cibi naturali/organici e i bassi prezzi che applica gli assicurano una forte differenziazione dai concorrenti. Il fatturato è stimato in aumento al ritmo (cagr) del 21% nel 2013-2016, mentre l’utile netto e il reddito operativo netto (ebit) saliranno rispettivamente del 35 e del 29%. Il titolo tratta 40 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 31,3 quello del 2015.

10. Starbucks
E’ il marchio leader nella categoria dei caffè di alta qualità. Il giro d’affari dovrebbe crescere ritmo (cagr) dell’11% nel 2013-2016, mentre l’utile netto e il reddito operativo netto (ebit) saliranno del 19%. Il titolo viene scambiato 28,3 volte l’eps (utile per azione) 2014 e 23,9 quello del 2015.

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