La Ue rischia spaccatura sul ricalcolo dei contributi al bilancio

RICALCOLO AMARO PER LONDRA – Se il buon giorno si vede dal mattino, questa volta le tensioni all’interno della Ue potrebbero esplodere in modo fragoroso. Dopo che il premier inglese, David Cameron, ha interrotto le discussioni del Consiglio europeo in corso a Bruxelles chiedendo una riunione urgente dei ministri delle Finanze Ue per ribattere alla richiesta avanzata dalla stessa Ue a Londra di pagare ulteriori 2,1 miliardi di euro per finanziare il bilancio comunitario (per l’Italia sono al momento previsti 430 milioni di maggiori contributi), cifra che si riferisce ai contributi versati dal 1995 al 2013 e che si contrappongono allo “sconto” di 780 milioni di euro annui ottenuto dalla Germania, cresce il rischio di una spaccatura sul tema del ricalcolo dei contributi che gli stati membri versano (o ottengono) in base alla consistenza del proprio Prodotto interno lordo.

BERLINO E PARIGI CI GUADAGNANO – Prodotto interno lordo che l’adozione dei nuovi criteri varati in ambito comunitario la scorsa estate a di recente recepiti anche dall’Istat sulla scorta di quanto già deciso dagli istituti statistici nazionali di altre nazioni europee tra cui Gran Bretagna, Germania, Francia e Olanda, ha “gonfiato” (inserendo nel calcolo, tra l’altro, attività illecite come lo spaccio di sostanze stupefacenti, la prostituzione e il contrabbando) facendo scattare la richiesta di un riequilibrio dei contributi stessi, da conguagliare entro il prossimo primo dicembre.  Un riequilibrio che va a danno anche dell’Olanda, che rischia di pagare 642 milioni in più di quanto finora versato, della Grecia (89 milioni ulteriori da versare nonostante il paese debba ancora uscire dalle procedure di aiuti internazionali) e di Cipro (per cui la bolletta rincara di 42 milioni). Mentre oltre a Berlino ne guadagnano la Francia (che si vedrebbe rimborsato un miliardo di contributi), la Danimarca (oltre 321 milioni), la Polonia (quasi 317 milioni di rimborsi) e l’Austria (294 milioni abbondanti).

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