Ubs, dieci banche sotto i riflettori

Come scrive Milanofinanza.it, dopo l’esito dell’asset quality review (Aqr) e degli stress test realizzati da Bce ed Eba, gli analisti dell'investment bank elvetica, che considerano la verifica dell’Eurotower una mossa importante verso l’armonizzazione delle regole, hanno riconsiderato le loro valutazioni sugli istituti di credito europei.

1. Erste
Target price di 23 euro, che implica un potenziale di rialzo del 19%, per il gruppo austriaco che ha superato entrambi i test. Il rating è buy (comprare) perché le valutazioni attuali più che scontano le perdite attese nelle aree geografiche problematiche (Romania e Ungheria), mentre la forte rete di agenzie sarà in grado di realizzare nel tempo soddisfacenti ritorni sul capitale. Il titolo, che sul listino di Vienna capitalizza 8,4 miliardi di euro, da inizio anno ha realizzato una performance del 25% inferiore alla media di settore.

2. Raiffeisen
L’esito della verifica europea per le banche austriache è stato più positivo con solo un istituto (non quotato) che non ha superato la prova. Raiffeisen, che è stata soggetta agli stress test come parte del gruppo Rzb, trae vantaggio da questa situazione, ma risente ancora di elementi di incertezza che derivano dall’esposizione ad aree a rischio, come l’Ucraina. Il rating è neutrale, sebbene il target price (21 euro) sia del 20% circa superiore alle quotazioni attuali.

3. ING
Gli specialisti di Ubs hanno confermato il rating buy sul titolo, che ha un prezzo obiettivo di 13,2 euro, contro una quotazione attuale di 11,3. Il colosso olandese, che capitalizza 43 miliardi di euro, dopo aver superato gli stress test ha dichiarato che rimborserà la quota restante degli aiuti (circa un miliardo di euro compresi i premi) nel 2014, migliorando il sentiment degli investitori. Il ritorno totale (performance + rendimento della cedola) del titolo a 12 mesi è 23%.

4. Commerzbank
Per tutte le banche tedesche, con eccezione di una, il risultato di Aqr e stress test è stato positivo. Nel caso di Commerzbank, l’adeguamento agli Aqr è stato solo di 55 punti base. Sebbene la reazione a breve termine del mercato sia stata positiva, dall’analisi dei fondamentali del gruppo emerge un prezzo obiettivo di 8,8 euro, che è inferiore alle quotazioni attuali (intorno a 11 euro) e spiega il rating sell (vendere). In un anno il titolo, che capitalizza 13,6 miliardi di euro, ha registrato un total return del 27%.

5. Banco popolare
L'istituto ha passato alla grande la prova degli stress test, registrando la quarta eccedenza finale di capitale per valore, dopo Intesa Sanpaolo, Unicredit e Ubi, anche se la profittabilità delle banche retail italiane continua, secondo gli esperti, ad essere a rischio in uno scenario di bassi tassi di interesse e recessione. Questi pericoli sono tuttavia già scontati nei prezzi attuali, con il Banco popolare che è uno degli istituti più a buon mercato nel panorama europeo. Il rating è stato incrementato a buy (da neutrale) e il prezzo obiettivo a 15 euro.

6. Intesa Sanpaolo
Target price di 2,75 euro, con rating buy (comprare) per la Ca' de Sass, che ha dimostrato la solidità dello stato patrimoniale nelle cinque aree oggetto dell'Aqr, con 10,55 miliardi di surplus di capitale. Gli analisti hanno quindi ribadito il parere positivo sul gruppo, che quest’anno dovrebbe continuare a registrare una performance borsistica migliore dei concorrenti. Negli ultimi 12 mesi il titolo, che capitalizza 37,3 miliardi di euro, ha reso (total return) il 35,4%.  

7. Unicredit
Giudizio neutrale, con prezzo obiettivo 6,5 euro per l'istituto guidato da Federico Ghizzoni che ha passato i test con il secondo migliore risultato fra le banche italiane, alle spalle di Intesa Sanpaolo (gli Aqr hanno calcolato un surplus di 6,45 miliardi). Un risultato che consentirà al gruppo di rifocalizzarsi sullo stato patrimoniale per migliorare la redditività, ma che non compensa i rischi che potrebbero emergere nei prossimi trimestri, in particolari con riguardo all’Ucraina, il cui esito resta incerto. Il total return a un anno del titolo, che capitalizza 34 miliardi, è stato del 13,4%.

8. KBC
L’esito della verifica europea è stato positivo per il gruppo di bancassurance, che ha sede a Bruxelles. Ha infatti superato agevolmente gli stress test con un Cet1 (Common equity tier 1) del 12% nello scenario base e dell’8,3% in quello negativo. L’aggiustamento di 58 punti base agli Aqr è stato dovuto principalmente all’esposizione verso i mutui in Irlanda (51% del variazioni totale Aqr). E visto che l’istituto continua ad aspettarsi perdite in Irlanda nel 2014-2016, l’impatto degli Aqr sul bilancio sarà limitato. Dopo aver registrato negli ultimi 12 mesi un total return dell’8%, sul titolo, che capitalizza 17 miliardi, è stato confermato il rating neutrale con target 45,7 euro.

9. Credit Agricole
Gli specialisti di Ubs hanno mantenuto il rating buy sul titolo, che ha un prezzo obiettivo di 13,3 euro, contro una quotazione attuale di 11,7. Insieme al Santander è infatti l'istituto di credito che è uscito vincitore dal comprehensive assessment della Bce con riferimento al capitale in eccesso che avrà nel 2016 anche nel peggiore degli scenari. Il titolo, che capitalizza oltre 30 miliardi di euro, in un anno ha garantito un total return del 40%.

10. Bbva
Giudizio positivo (buy), con target price 10,1 euro, ottenuto con il metodo della somma delle parti, per il gruppo BBVA che con Bankia è fra i preferiti dagli analisti di Ubs. L’istituto, che di recente ha acquisito CatalunaBanmk, ha dimostrato di avere solidi ratio patrimoniali (9%) anche nello scenario negativo. Il titolo, che capitalizza oltre 54 miliardi di euro, tratta 1,2 volte il nav (net asset value) del 2015. Negli ultimi 12 mesi il total return è stato del 10,5%.

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