Cinque titoli che possono rendere più del 40%

Ecco le società che, secondo gli analisti di Société Générale, scrive Milanofinanza.it, possono garantire un total return (performance + rendimento della cedola) a 12 mesi che può arrivare al 60%, ipotizzando un miglioramento dello scenario economico

1. Altran Technologies
La società  francese IT, che offre consulenza avanzata in ingegneria e innovazione, merita un prezzo obiettivo di 11 euro, del 42,8% superiore alle quotazioni attuali (7,7 euro). Se si aggiunge il rendimento della cedola stimato dell’1,7% si ottiene un total return del 44,5%. I ricavi sono stimati in aumento da 1,76 miliardi di euro nel 2014 a 1,85 nel 2015, mentre il margine reddituale (ebit) sale dal 9,6 al 10,7%. L’eps (utile per azione) passa da 0,52 a 0,67 euro, che corrisponde a un p/e di 15 e 11,6. La performance a 12 mesi del titolo è 17%.

2. Gamesa Corp Tecnologica
Al gruppo spagnolo è stato assegnato un target di 10,5 euro, del 40% superiore alle quotazioni attuali, a cui si somma un dividend yield dell’1,3%, per un ritorno totale atteso del 41,3%. L’eps sale da 0,39 euro a 0,63 euro, che corrisponde a un p/e (prezzo/utile) di 19,5 e 12. Nell’ultimo anno ha registrato una performance borsistica del 9,5%.

3. UBM
È un global provider del settore media che opera in 20 paesi. Il target price a 12 mesi di 800 pence ha un margine di rialzo del 45,5%. Attraente anche il rendimento della cedola vicino al 5%. Il titolo tratta intorno a 12 volte l’utile stimato 2014 e 11 quello del 2015, a fronte di un utile per azione (eps) rettificato di 47,1 pence nel 2014 e 51,9 nel 2015. Da gennaio ha perso sul listino di Londra il 14,7%.

4. Maurel & Prom
Da un confronto con un competitor e tenendo conto delle aspettative al ribasso sul prezzo del Brent, gli analisti hanno fissato un prezzo obiettivo di 13,2 euro per azione, del 46,6% superiore alle quotazioni attuali, mentre il rendimento della cedola è nullo. Il titolo viene scambiato con un multiplo di 13,6 nel 2014 e 16,7 nel 2015, a fronte di un utile per azione (rettificato) rispettivamente di 0,66 e 0,54 euro. Negli ultimi tre mesi ha lasciato sul terreno il 14,2%.

5. Surgut
Gli analisti hanno confermato il rating positivo sulla società petrolifera russa con target 10 dollari (+56% dalle quotazioni attuali). L’utile netto non consolidato dei primi nove mesi del 2014 ha fatto un balzo del 75%. I rischi di questo investimento sono più macroeconomici e politici, che fondamentali. Il p/e sale da 1,9 nel 2014 a 2,7 nel 2015, mentre nelle stesse date il dividend yield è 3,2 e 4,4%. Il titolo è sceso del 7,8% negli ultimi tre mesi.

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