The Interview rischia di causare 200 milioni di dollari di perdite

UN’INTERVISTA COSTOSA PER SONY – Viva la libertà d’espressione, ma economica mente parlando la decisione di Sony di produrre un film come “The Interview” in cui Seth Rogen si immagina un complotto per uccidere il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, non è stata molto fortunata, a dir poco. Secondo alcune stime rilanciate dalla stampa americana l’attacco degli hacker coreani e il rischio di ritorsioni alle sale che proietteranno il film rischia di produrre un danno di un paio di centinaia di milioni di dollari al gruppo giapponese, che ha finora speso circa 80 milioni per produrre e promuovere la pellicola la cui uscita è stata ora ufficialmente cancellata.

POSSIBILI DANNI PER 200 MILIONI DI DOLLARI – Oltre a questi vi sono poi i costi legati alla necessità di sostituire e rifare la rete informatica di Sony acquisendo nuovi software e hardware, più i costi legati al lavoro dei dipendenti del gruppo chiamati a mettere in ordine dopo il cyber-attacco, quelli per l’indagine avviata, la perdita di produttività e il danno reputazionale. Danni che già ora vengono stimati attorno ai 100 milioni di dollari ma che continuano a crescere ogni giorno che passa. Non è la prima volta che Sony (il cui titolo nell'ultimo mese ha ceduto il 9%, il doppio del listino di Tokyo) deve affrontare un simile problema: nel maggio del 2011 l’hackeraggio della Playstation Network utilizzata per connettere gli utenti della celebre console causò danni stimati in complessivi 170 milioni di dollari.

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