Le 3 cose da sapere per orientarsi tra Bot, Btp e Ctz

TITOLI DI STATO – Dopo il successo dell'asta dei Bot a 12 mesi di lunedì 12 gennaio, durante la quale il Tesoro ha collocato titoli per un controvalore di 8 miliardi di euro al tasso medio ponderato dello 0,243% – il minimo storico assoluto in asta per questo tipo di titolo dopo lo 0,42% dell'asta di dicembre – il mercato si interroga sulle prossime emissioni. Secondo quanto ha comunicato il ministero dell'Economia e delle Finanze sul suo sito web, quelle del primo trimestre del 2015 riguarderanno Btp e Ctz.

Ecco le date (fonte: Mef).

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DIFFERENZE – Già, ma quali sono le differenze tra Bot, Btp e Ctz? Tutti e tre rientrano nella categoria delle obbligazioni governative. Sono cioè titoli che lo Stato emette per finanziare le proprie spese. Ciò che li differenzia è principalmente la durata e la presenza o l'assenza di cedola periodica.
– Un Buono ordinario del Tesoro (Bot) è un titolo senza cedola (zero coupon), di durata inferiore o uguale ai 12 mesi. Normalmente la durata delle emissioni è pari a tre, sei e 12 mesi, anche se lo Stato si riserva di emettere titoli con durate diverse.
– I Buoni del Tesoro poliennali (Btp) sono titoli di credito a medio-lungo termine emessi dal Tesoro con scadenza pari a tre, cinque, sette, 10, 15 e 30 anni. L’investitore riceve durante la vita dell’obbligazione un flusso cedolare costante e alla scadenza una somma di denaro pari al valore nominale dei titoli posseduti.
– I Certificati del Tesoro a zero coupon (Ctz) sono stati introdotti nel 1995 dal Tesoro e non prevedono il pagamento di cedole periodiche ma hanno un rendimento determinato in base alla differenza tra valore nominale e prezzo di emissione. Si tratta quindi di un rendimento “fisso” legato al prezzo di emissione o di acquisto sul mercato. La durata dei Ctz è breve, 18-24 mesi.

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