Milano torna a correre, spronata dall’euro debole

MILANO CHIUDE IN ALLUNGO – Dopo una mattinata contrassegnata dalla mossa a sorpresa della Banca nazionale svizzera, che ha rotto il cambio fisso euro/franco (mantenuto a 1,20 dal settembre 2011), e dopo un avvio sottotono di Wall Street a Milano tornano a prevalere gli acquisti, con l’indice Ftse Mib che chiude la giornata a +2,36%, il Ftse Italia All-Share fissato a +2,15% e il Ftse Italia Star che guadagna l’1,31% apparentemente apprezzando, come tutti i listini europei, la decisa svalutazione della valuta unica contro la moneta rossocrociata (l’euro è scambiato in questi minuti poco sopra la parità col franco).

L’EURO DEBOLE PIACE A MONCLER E ATLANTIA – I primi ad approfittare dell’ulteriore debolezza dell’euro (che oscilla anche a 1,16 contro dollaro) sono titoli del lusso come Moncler, ma anche Atlantia ed Enel, mentre il recupero delle quotazioni del greggio, tornato sopra i 49 dollari al barile a New York, consente a Eni e Tenaris di riprendere quota. Un “sell” giunto in mattinata da Citigroup pesa invece sulla performance, negativa, di Saipem (che chiude a 7,385 euro, in calo di un ulteriore punto percentuale). Qualche presa di profitto si nota anche su Tod’s e Gtech.

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