ACCORDO DI SUB-UNDERWRITING SU TITOLI BPVI – Banca popolare di Vicenza, su richiesta della Consob, ha chiarito oggi in una nota di essere stata informata della stipula il 18 aprile di un accordo tra UniCredit e Quaestio Capital Management Sgr, promotrice del fondo di investimento alternativo mobiliare di tipo chiuso denominato Atlante. Il fondo, precisa BpVi, per quanto noto alla banca “non è ancora venuto ad esistenza ed è in corso la raccolta dell’ammontare minimo previsto dal regolamento del fondo e determinato in 4 miliardi di euro”. Quaestio, aggiunge la nota, in nome, per conto e nell’interesse del fondo Atlante, ha assunto nei confronti di UniCredit l’impegno a sottoscrivere tutte le azioni di BpVi “che non siano state collocate nell’ambito della programmata offerta al mercato di azioni di nuova emissione, nell’ambito del rafforzamento patrimoniale della banca”.
ESENZIONE OPA TRA LE PRECONDIZIONI – Più precisamente Quaestio Sgr per conto del fondo Atlante si è impegnata con Unicredit a sottoscrivere le azioni non sottoscritte dell’aumento di capitale di BpVi “a un prezzo non superiore al valore minimo del cosiddetto intervallo di valorizzazione indicativa” determinato dal Cda della banca (0,1-3 euro, ndr). Tutto questo purché entro il 6 maggio prossimo Atlante abbia raccolto i 4 miliardi minimi previsti, le autorità lo autorizzino all’esecuzione dell’impegno previsto nell’accordo di “sub-undewriting” e la Consob escluda l’obbligo di Opa obbligatoria per il fondo a seguito dell’esecuzione dell’accordo. Tuttavia, conclude la nota, per quanto a conoscenza di BpVi “non risulta che Quaestio Sgr abbia depositato istanza ai fini dell’eventuale esenzione Opa da parte del costituendo fondo Atlante nel caso in cui quest’ultimo superi la soglia rilevante ai fini Opa sulle azioni” di BpVi.