Per le quattro bridge bank c’e’ interesse, ma solo dall’estero

UNA DECINA DI OFFERTE PER LE BRIDGE BANK – C’è interesse per le quattro bridge bank nate dalla risoluzione di Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, ma non c’è la ressa: ieri, alla scadenza dei termini, sul tavolo del presidente Roberto Nicastro, secondo quanto riferisce la stampa italiana sarebbero giunte una decina di offerte non vincolanti, soprattutto di fondi di private equity tra cui Apollo, Fortis, Canterbridge e Anacap. Rispetto alle 26 manifestazioni di interesse di cui lo stesso Nicastro aveva parlato pochi giorni fa si sarebbero quindi concretizzate poco più di un terzo delle proposte.

BANCHE ITALIANE SI TIRANO INDIETRO – Ad uscire di scena sarebbero state le banche italiane che pure avevano chiesto di esaminare i dossier, tra cui Bper, Ubi Banca, Cariparma, Bpm e Banco Popolare (queste ultime ormai impegnate nelle operazioni propedeutiche alla fusione). Non è detto peraltro  che tutte le offerte giunte potranno accedere alla  due diligence, al termine della quale dovranno essere avanzate le offerte vincolanti. L’obiettivo resta quello di definire la cessione, come concordato con la Ue, entro il termine massimo del prossimo 30 settembre.

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