Food retail, 4 titoli da evitare

In uno scenario di deflazione quali gruppi della grande distribuzione riusciranno a migliorare i fondamentali, chi invece dovrà affrontare crescenti difficoltà? Secondo gli analisti di Barclays, ecco i titoli da vendere, come riportato da Milanofinanza.it.

1. Jeronimo Martins
È una realtà che ne comprende due: il business dei supermercati portoghesi (20% del valore d’impresa) e la catena di discount in Polonia (il restante 80%). Su entrambi i fronti sta incontrando difficoltà legate al peggioramento della situazione economica e dall’aumento della concorrenza. Alle quotazioni attuali il titolo è sopravvalutato. Il prezzo obiettivo è 11 euro, inferiore alla quotazione attuale di 13,50. Il total return a un anno è +7,7%.

2. Rallye
È la holding che controlla il 50,10% del capitale di Casino (61,60% dei diritti di voto), cioè il quinto maggiore food retailer in Francia con una quota di mercato dell’11% e ricavi consolidati per 46,1 miliardi di euro. Oltre ad essere il principale asset di Casino, Rallye controlla altre attività come la catena Go Sport e ha un portafoglio investimenti valutato 102 milioni di euro (a fine 2015). Il titolo tratta a premio rispetto ai concorrenti, mentre al contrario dovrebbe essere scambiato a sconto, a causa dell’esposizione versi i Paesi emergenti e all’alto debito. Il target price è 14,40 euro, contro una quotazione attuale di 16,75. Il total return a un anno è negativo (-46%).

3. Morrison
In un mercato che tende a diventare sempre più competitivo sui prezzi, il gruppo Uk, che capitalizza 5,7 miliardi di euro, è in una situazione molto difficile. Dopo aver registrato una forte performance del 2015, grazie all’accordo di fornitura con Amazon nel Regno Unito, alla forte generazione di cash e ai piani per rinegoziare il contratto con Ocado, alle quotazioni attuali il titolo è sopravvalutato. Il target price di 1,65 sterline è inferiore alla quotazione attuale di 1,95. Il total return a un anno è +9,2%.

4. Colruyt
In passato è stato il titolo più difensivo del settore, ma i fondamentali della società belga stanno peggiorando, perché risente delle pressione sui margini reddituali, mentre le vendite stanno rallentando e aumentato gli investimenti. Il prezzo obiettivo del titolo è 36,50 euro, contro una quotazione attuale di 51,26, con rating underweigth (sottopesare). Il total return a un anno è +27%.

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