Soros: ora la disgregazione dell’Ue è inevitabile

Disintegrazione dell’Unione europea “praticamente irreversibile” e Italia vulnerabile a una crisi bancaria.
E' un futuro a tinte fosche quello immaginato dal finanziere George Soros a seguito del voto con il quale la Gran Bretagna ha deciso la sua uscita dall'Ue.

COME NEL 2008 – In un commento pubblicato dal network Project Syndicate, il finanziere, che nel 1992 fu protagonista di una violenta speculazione proprio sulla sterlina e sulla lira, aggiunge che “i mercati finanziari di tutto il mondo resteranno probabilmente in stato di agitazione fino a quando il complicato processo di divorzio politico ed economico dalla Ue non sarà negoziato. Le conseguenze per l’economia reale saranno comparabili solo alla crisi finanziaria del 2007-2008”.

IN ITALIA ATTENZIONE ALLE BANCHE – Soros si concentra anche sulle ricadute per l’Italia. Ad opinione di Soros “la caduta del 10% del mercato azionario in seguito al voto sulla Brexit segnala chiaramente la vulnerabilità del Paese a una crisi bancaria conclamata, che potrebbe portare al potere il movimento populista 5 Stelle già l’anno prossimo”.

SFERA DI CRISTALLO – Soros nelle scorse settimane aveva aumentato le sue posizioni lunghe (al rialzo) sull’oro e i titoli del settore minerario nella convinzione che a seguito del voto britannico si sarebbe scatenata una fase di instabilità. 

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