Sul Giappone il pessimismo è eccessivo

"Sulla scia del tour europeo di Shinzo Abe, il sentiment sull’economia giapponese continua ad essere negativo. Gli investitori puntano a una rinnovata forza dello yen e dubitano della reale efficacia dell’Abenomics, spingendo a 46 miliardi di dollari il totale dei deflussi dall’azionario giapponese nel primo trimestre di quest’anno, un trend che è proseguito fino ad oggi", spiega Richard Kaye, gestore del Comgest Growth Japan."Mentre questi movimenti potrebbero allarmare gli investitori nel breve termine, quelli con una prospettiva di lungo termine dovrebbero trovare motivi per alimentare il proprio ottimismo. I leader di nicchie di mercato, trascurati e raramente oggetto di ricerca, hanno dato prova di saper compensare la possibilità di fluttuazioni valutarie con strutture di costi snelle e diversificazione strutturale, mentre i leader nazionali beneficiano dei mega-trend, come l’invecchiamento della popolazione".

I SETTORI SU CUI PUNTARE – "Altrove, i franchiser che stanno razionalizzando i mercati domestici prima frammentati, sono stati ricompensati con una crescita chiara e sostenibile: Sugi Holdings, l’equivalente giapponese di Boots o Walgreens, ne è un esempio. Sugi ha costruito una forte posizione, consolidando il mercato farmaceutico nel corso delle scorse due decadi", aggiunge Kaye. "Altri settori di attività possono fiorire in Giappone grazie ai consumi voluttuari e ai mercati B2B, in aggiunta all’adozione generalizzata di modelli di business compatibili con internet. Pola Orbis, un marchio specializzato nella cura della pelle con un vivace modello di vendite online, ha costruito il proprio successo sulla capacità di focalizzarsi su un redditizio trend demografico che caratterizza la società giapponese. Nell’ambito B2B, M3 è stato definito il “Facebook dei dottori” e ha una posizione di mercato dominante in Giappone (ma anche nel Regno Unito e negli USA). La piattaforma online mette in relazione società mediche e farmaceutiche, migliorando il settore della salute e accelerando lo sviluppo di medicinali, ed è già utilizzato dall’80% dei medici giapponesi. Più in generale, le riforme strutturali collocate sotto l’ombrello dell’Abenomics stanno avendo un effetto rilevante, come riscontrato ad esempio nella sensibile riduzione delle imposte sul reddito delle società. La spirale deflazionistica ha segnato un arresto e la crescita dei salari è una realtà in Giappone. L’attenzione rivolta agli azionisti è cresciuta, come dimostrato dalla crescita dei dividendi nel settore delle imprese. Queste tendenze sono solo destinate ad aumentare, alimentando un terreno fertile per gli investimenti nelle società nipponiche".

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