Promosse ai test ma bastonate, le banche non passano la prova dei mercati

MILANO CADE IN SCIA AI BANCARI – Piazza Affari retrocede, colpita da abbondanti prese di profitto scattate sui titoli bancari all’indomani dei risultati degli stress test Eba diffusi venerdì notte e complice la sensazione che dopo i rialzi segnati a luglio non vi sia più spazio per i listini azionari mondiali per salire. Così a fine giornata il Ftse Mib cede l’1,73%, il Ftse Italia All-Share perde l’1,59% mentre il Ftse Italia Star chiude a -0,05%.

SI SALVA MPS, BENE RECORDATI – Tra le maggiori capitalizzazioni di Piazza Affari si nota qualche buona performance per Recordati, Salvatore Ferragamo e Mps, che sembra poter voltare pagina grazie al piano di ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro che accompagnerà la vendita dell’intero portafoglio di sofferenze e l’incremento della copertura sulle rimanenti classi di Npl (inadempienze probabili e scaduti), che ha già ricevuto il via libera della Bce.

UNICREDIT SOTTO STRESS – Tuttavia proprio i risultati degli stress test Eba rendono secondo gli analisti sempre più probabile un aumento di capitale (si parla di cifre tra 5 e 8,5 miliardi di euro ) per Unicredit e per Banca Carige (attorno ai 500 milioni). Così entrambi i titoli segnano cali pesanti, al pari di altri istituti come Bpm, Ubi Banca, Bper e Banco Popolare, tutti in rosso di almeno il 5% a fine giornata.

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