Unicredit brilla a Piazza Affari, Mps finisce sospeso al ribasso

SCATTA IL CONTO ALLA ROVESCIA PER BOJ E FED – Nel giorno in cui sia la Bank of Japan sia la Federal Reserve aprono le riunioni che si concluderanno domani con possibili novità sui tassi o sui programmi di quantitative easing, gli investitori tornano a prendere profitto dopo gli ultimi rimbalzi visti ieri. Così dopo meno di mezzora di scambi a Piazza Affari il Ftse Mib cede lo 0,57%, mentre il Ftse Italia All-Share è in calo dello 0,58% e il Ftse Italia Star segna -0,31%:

UNICREDIT PROSEGUE LA CORSA – Tra le blue chip di Piazza Affari prosegue il rimbalzo di Unicredit, che ieri avrebbe ricevuto sette o forse otto offerte per Pioneer Asset Management. Alcuni dei potenziali pretendenti, secondo indiscrezioni di stampa, non sarebbero riusciti a far pervenire in tempo l’offerta e per questo non è escluso che Unicredit estenda di uno o più giorni i termini per presentare le offerte non vincolanti che scadevano ieri. Intanto Mediobanca ha alzato il giudizio sul titolo da “neutral” a “outperform” (farà meglio del mercato, ndr), migliorando anche da 3,5 a 4,4 euro il prezzo obiettivo.

MPS SOSPESO AL RIBASSO – Tra gli altri titoli, recuperano terreno anche Banco Popolare, Ubi Banca, Cnh Industrial e Generali, mentre prosegue il calo di Mps, al momento sospesa a -5% dopo aver toccato nuovi minimi storici di 18,83 centesimi per azione, con poco più di 6,8 milioni di pezzi passati di mano finora, a seguito anche delle dichiarazioni del supervisore Bce Ignazio Angeloni secondo cui l’istituto centrale europeo alzerà i requisiti di capitale per alcuni istituti dopo i risultati della Srep, probabilmente a inizio 2017. Negativi anche Banca Mediolanum e Saipem, oltre a Fiat Chrysler Automobiles e Mediaset.

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