Goldman Sachs supera le attese di Wall Street

GOLDMAN SACHS MEGLIO DEL PREVISTO – Goldman Sachs batte le attese e registra utili per 2,09 miliardi di dollari (4,88 dollari per azione contro i 3,88 dollari attesi in media dagli analisti americani) nel terzo trimestre, con una crescita del 47% su base annua, grazie in particolare all’aumento (+49%) dei profitti derivanti dall’intermediazione sul reddito fisso e di quelli (+1,8%) dall’intermediazione su titoli azionari, ma anche grazie all’ulteriore riduzione di costi e posti di lavoro nelle divisioni reddito fisso e mercati azionari dei capitali voluta dal Ceo Lloyd Blankfein che sta riducendo le posizioni più senior facendo crescere i junior in vista di un rimbalzo dell’attività.

NON SOLO L’INTERMEDIAZIONE CORRE – I ricavi netti sono saliti del 19% a 8,17 miliardi di dollari, anche in questo caso superando le attese di consensus (che oscillavano attorno poco sopra i 7,4 miliardi); anche le spese sono cresciute del 10% a 5,3 miliardi, oltre le attese (consensus: 4,9 miliardi) a causa in particolare di una crescita del 36% su base annua dei compensi e dei benefit. Nei primi nove mesi dell’anno Goldman Sachs ha accantonato il 41% dei suoi profitti per pagare i propri dipendenti, leggermente più del 40% segnato l’anno scorso nello stesso periodo.

FRENANO I RISULTATI DELL’ADVISORY – Anche profitti da sottoscrizione di debito (+17%) e aumenti di capitale (+19%) sono in crescita ma mentre nel primo caso con 652 milioni di dollari il dato ha superato le attese (consensus: 586 milioni), nel secondo caso con 227 milioni si è rimasti appena al di sotto (consensus: 233 milioni). In calo i proventi da advisory: -19% a 658 milioni, meno delle attese (consensus: 685 milioni). In compenso salgono i proventi da investment management (1,49 miliardi, +4,4%) e più che raddoppiano quelli della divisione prestiti e investimenti (1,4 miliardi). Nel complesso il Roi (ritorno sul capitale investito) di Goldman Sachs è risultato pari all’11,2% annualizzato nel trimestre.

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