Unicredit cede Npl, mentre entra nel vivo la gara per Pioneer

UNICREDIT CEDE 940 MILIONI DI NPL A KRUKUnicredit ancora in rialzo (+0,72% A 2,252 euro per azione) a Piazza Affari, grazie anche alla notizia della cessione a Kruk Group di un portafoglio di crediti in sofferenze del valore nominale di 940 milioni di euro, composto prevalentemente da prestiti non garantiti. Ma il motivo per cui la banca guidata da Jean Pierre Mustier sale non sembra legato tanto alla pulizia di portafoglio, quanto alle ultime novità relative alla vendita della controllata Pioneer Asset Management.

AMUNDI CONFERMA INTERESSE PER PIONEER – Mentre il termine per la presentazione delle offerte vincolanti è slittato dal 3 al 18 novembre (a decisione definitiva sarà comunque presa dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre), con l’annuncio ufficiale atteso per il 13 dicembre, quando Mustier illustrerà alla comunità finanziaria gli esiti della revisione strategica in atto, Amundi ha ufficializzato (prima e unica tra i pretendenti da tempo indicati come probabili dalla stampa) il proprio interesse, precisando però come la sua politica di acquisizioni segua “stringenti criteri finanziari” ed in particolare punta ad ottenere un Roi (ritorno sugli investimenti) “superiore al 10% in un orizzonte temporale di tre anni”. Una precisazione che smentisce le voci che indicavano il gruppo francese pronto a offrire oltre 4 miliardi.

CAIO PREPARA LA MUNZIONI PER RILANCIARE – Della novità potrebbe trarre beneficio la cordata tricolore Poste Italiane-Anima-Cassa depositi e prestiti (Cdp) impegnata da un lato a finalizzare un finanziamento da 2,5-3 miliardi per un veicolo finanziario all’80% di Poste Italiane e al 20% di Cdp e dall’altro un ulteriore finanziamento da 500 milioni in capo ad Anima. Facendo due calcoli, se la cordata guidata da Francesco Caio offrirà 3,5 miliardi, Pioneer verrebbe valutata attorno all’1,5%-1,6% delle masse gestite (227 miliardi di euro), pari a poco più di un terzo di quanto pagato nel 2000 dalla stessa Unicredit (il 4,4% delle masse gestite di allora).

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