GRANDI MANOVRE ATTORNO A BPER – Bper in gran spolvero a Piazza Affari, col titolo che sale sopra i 4,365 euro per azione con oltre il 3,6% di guadagno rispetto alla chiusura di venerdì scorso, quando sono passati di mano oltre 4,5 milioni di titoli. A muovere le azioni della popolare emiliana, prossima a trasformarsi in Spa, sono le voci di manovre all’interno dell’azionariato e il possibile coinvolgimento di Bper nel risiko di settore, tema che viaggia parallelo a quello della pulizia di bilancio.
FARE CASSA COL BANCO DI SARDEGNA PER PULIRE IL BILANCIO – Sul bilancio di Bper pesano infatti 7 miliardi di crediti in sofferenza, per cui non sono da escludere cessioni di asset non strategici, tra cui eventualmente la partecipazione di controllo (51%) nel Banco di Sardegna. Proprio Fondazione Banco di Sardegna (cui fa capo il restante 49% del capitale dell’istituto), col suo 3% di Bper, potrebbe assistere Bper Valori e Valore, associazione che fa capo ad una cordata di imprenditori locali cui farebbe ormai capo un 7%-8% del capitale dell’istituto emiliano ma che vorrebbe salire al 15% per costituire il “nocciolo duro” della futura Bper Spa.
QUALE RUOLO PER BANK OF AMERICA MERRILL LYNCH? – Sullo sfondo Bank of America Merrill Lynch, cui viene attribuita una partecipazione diretta e indiretta di circa il 10% nel capitale di Bper, potrebbe prestarsi a rilevare la quota di controllo del Banco di Sardegna, idea che sarebbe stata promossa nei mesi scorsi da Marco Morelli, nel frattempo nominato amministratore delegato di Mps, eventualmente partecipando a sua volta al “nocciolo duro” di Bper Spa. Si andrà dunque ad una separazione della strada di Banco di Sardegna da quella di Bper, desiderosa secondo molti di legarsi maggiormente a istituti del Nord come Creval e Banca popolare Sondrio, due realtà con cui Bper ha “ottimi rapporti”, come più volte ricordato dal numero uno, Alessandro Vandelli?