Mps sospeso al rialzo in borsa, tutti i dettagli del nuovo piano

MPS SOSPESO DOPO TRIMESTRALE E PIANO – Pronti, via: Mps finisce subito sospeso al rialzo dopo pochi minuti di lavoro con un ultimo scambio a 38,8 centesimi per azione (+14,52%) quando sono già passati di mano oltre 52 milioni di azioni a Piazza Affari. Ricordiamo che venerdì 14 ottobre aveva chiuso sul minimo storico di 17,08 centesimi per azione, livello rispetto al quale le attuali quotazioni segnano dunque un guadagno del 127%.  A spingere ulteriormente al rialzo il titolo è l’annuncio dato stamane del nuovo piano industriale esaminato ieri dal Cda dell’istituto senese assieme ai conti del terzo trimestre, chiusosi con una perdita netta di 1,15 miliardi di euro dopo aver spesato 1,3 miliardi di accantonamenti a copertura dei crediti deteriorati.

AUMENTO, C’E’ UNA TRANCHE IN PIU’ –  Il piano di rafforzamento patrimoniale conferma la necessità di varare un aumento di capitale da 5 miliardi e in parallelo la cartolarizzazione di circa 27,6 miliardi di Npl al prezzo di 9,1 miliardi (ovvero al 33% del valore lordo di libro), di cui fino a 5 miliardi rappresentati dalla tranche senior assistita da Gacs, circa 1 miliardo da una tranche senior mezzanine che sarà sottoscritta da Mps e verrà rifinanziata successivamente, circa 1,6 miliardi dalla tranche junior mezzanine che sarà sottoscritta dal fondo Atlante (che ha identificato nel Credito Fondiario il soggetto che agirà come Master Servicer ed avviato la selezione degli Special Servicers per il recupero dei crediti in sofferenza) e per l’ammontare residuo (ossia circa 1,5 miliardi, ndr) dalla tranche junior che verrà assegnata agli azionisti di Mps contestualmente all’aumento di capitale. Mps prosegue inoltre nel programma di cessione della piattaforma di recupero dei crediti in sofferenza che gestirà un terzo del portafoglio complessivo di Npl.

SPARISCONO I WARRANT, ARRIVA CONVERSIONE BOND – Rispetto alla precedente versione del piano presentata a luglio, oltre alla novità della tranche senior mezzanine, spariscono i warrant che avrebbero potuto portare il fondo Atlante ad una partecipazione del 7% in Mps e verrà concordata “in buona fede” una misura alternativa “non diluitiva”. L’aumento di capitale da 5 miliardi sarà suddiviso in tre tranche: la prima sarà destinata ai sottoscrittori di bond nel caso si ottenga l’autorizzazione a lanciare un’azione di “liability management” che preveda la conversione su base volontaria di tali strumenti in azioni; la seconda riservata agli eventuali “cornerstone investors”, ossia investitori qualificati che “si rendessero disponibili ad acquistare una partecipazione significativa del capitale sociale della banca”; la terza agli attuali azionisti della banca e al mercato.

RAGGRUPPAMENTO TITOLI E NUOVO PRESIDENTE – A seguito dell’operazione (che dovrebbe essere lanciata entro fine anno), Mps conta di raggiungere un grado di copertura media delle inadempienze probabili e degli scaduti (circa il 40% rispetto al 33% attuale e al 25% medio delle principali banche italiane quotate), un Npe ratio di circa il 18,6% rispetto al 35,5% attuale ed un Texas ratio del 134% contro l’attuale 268%. Tra le altre misure, il Cda ha approvato di proporre all’assemblea che sarà convocata il 24 novembre l’abbattimento del capitale a copertura delle perdite pregresse risultati al 30 settembre (da circa 9 miliardi a circa 7,365 miliardi), il raggruppamento titoli nel rapporto di 1 nuova azione ogni 100 azioni esistenti, l’integrazione del Cda con la nomina del nuovo presidente.

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