Utili sotto pressione per Ubs, ma il titolo sale in borsa

UTILI IN FRENATA PER UBS – Ubs Group apre la giornata in buon rialzo sul listino di Zurigo, guadagnando l’1,68% a 13,93 franchi svizzeri, dopo i dati del terzo trimestre, chiuso con un utile ante imposte rettificato 1.300 milioni di franchi svizzeri, in rialzo del 33% su base annua. L’utile ante imposte pubblicato è a sua volta salito dell’11% su base annua e ha raggiunto 877 milioni di franchi, mentre l’utile netto di competenza degli azionisti si è attestato a 827 milioni, contro i 2,1 miliardi di un anno prima e rispetto ad attese di consenso pari a 945 milioni, con un utile diluito per azione pari a 0,22 franchi.

SALGONO ATTIVI PONDERATI PER IL RISCHIO – In frenata anche il reddito operativo di Ubs, sceso a 7,03 miliardi di franchi svizzeri contro i 7,17 miliardi di franchi dello stesso trimestre del 2015. Il rendimento del patrimonio tangibile (Rote) rettificato annualizzato del gruppo è risultato pari al 10,1%, mentre il Common Equity Tier 1, applicato integralmente, è risultato pari al 14% e l’indice di leva finanziaria Cet1 ad applicazione integrale del 3,45%. Gli attivi ponderati in funzione del rischio sono aumentati di 3 miliardi di franchi rispetto al trimestre precedente, a 217 miliardi, a seguito della crescente regolamentazione attesa.

TAGLIO DEI COSTI PROSEGUIRA’ – I risultati hanno risentito della “elevata incertezza economica e geopolitica”, ma anche di una “attività della clientela tuttora debole” e di un “esiguo numero di emissioni lanciate sul mercato primario” sottolinea la banca guidata da Sergio Ermotti in una nota, aggiungendo che per far fronte al persistere di queste condizioni negative, la politica del taglio costi (che al 30 settembre aveva raggiunto gli 1,5 miliardi di franchi annualizzati su una base dei costi normalizzata) sarà portata avanti con una rinnovata energia.

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