Obbligazioni in dollari o in euro. Gli esperti non hanno dubbi: le prime sono più redditizie. Di questi tempi, infatti, i gestori obbligazionari hanno vita dura, considerato che negli ultimi tre anni hanno operato in un contesto caratterizzato da bassa crescita e bassa inflazione, tanto negli USA come in Europa.
Inoltre, l’incertezza nel vecchio continente è in aumento per via della Brexit e delle elezioni americane in vista: ciò comporta che la volatilità probabilmente resterà elevata fino alla fine dell’anno. Tuttavia, le economie non assisteranno immediatamente a un rallentamento significativo per via delle prospettive della Brexit e questo riguarda anche il Regno Unito, dove l’indice Pmi si è ripreso rapidamente dopo lo shock iniziale verificatosi in seguito all’esito del referendum.