MPS VOLA A +22% SENZA PARTICOLARI NOVITA’ – In attesa di sapere, nella notte tra martedì e mercoledì, chi sarà il prossimo presidente Usa, a Piazza Affari è Mps a fare scintille, chiudendo a +22,18% per il diminuire dei timori legati all’esecuzione dell’aumento di capitale da 5 miliardi (di cui si reputa che non più di 2 miliardi possano essere assorbiti dal mercato retail senza problemi), nonostante non vi sia ad oggi alcun impegno vincolante da parte di investitori istituzionali o banche a rilevare partecipazioni significative, così come sulla possibile conversione preventiva di bond subordinati in capitali di cui si parla da settimane non si registra alcuna novità. L’unica notizia è la candidatura di Alessandro Falciai alla presidenza dell’istituto, che pare avere il sostegno di circa il 10,5% del capitale a partire da Fondazione Mps.
FERRARI SGOMMA, SI SGONFIA MONCLER – Tra gli altri titoli corrono Ferrari (+6,77% dopo una trimestrale superiore alle attese di consenso), Intesa Sanpaolo (+5,88% dopo numerosi commenti positivi da parte dei broker della trimestrale presentata venerdì scorso), Fiat Chrysler Automobiles e Unicredit (entrambe attorno a 5 punti di guadagno a fine serata). In ribasso sin dalla mattinata i titoli del lusso, con Moncler che cede l’1,81% a fine giornata e Luxottica che a fatica resta sui livelli di venerdì. Debutto poco brillante per Italgas che chiude a 3,97 euro (-0,7% rispetto al prezzo rettificato calcolato da borsa italiana post scorporo di 3,998 euro), con Snam che invece guadagna il 4,23% chiudendo a 3,94 euro (in questo caso il prezzo rettificato post scorporo era di 3,78 euro).