La scelta di Sofia/Movimenti in vista ma attenti alle scosse

“Il mercato azionario ha inasprito la sua fase di debolezza rispetto a quanto sperimentato nell’ottava precedente”, spiega Paolo Marongiu di Sofia sgr.

“Dax ed Eurostoxx sono tornati sulla parte bassa della laterale in atto da tre-quattro mesi a questa parte. Ha sorpreso la violenza e l’inesorabilità del movimento più che la sua dimensione: improvvisamente dopo settimane di laterale stancante (ma non malevola) abbiamo assistito a un mercato vuoto, privo di compratori e di stimoli ad assumere rischi, evidentemente terrorizzati da quanto accaduto una settimana fa quando l’intervento dell’FBI sulla candidatura Clinton ha fatto assumere alle elezioni US connotati da vero e proprio thriller.

“A tal proposito, né Dow né S&P500 stanno rispettando il loro supporto-chiave. La giornata di venerdì 4 potrebbe aver visto un minimo relativo, da cui potrebbe scaturire però un rimbalzo contenuto, molto probabilmente non decisivo né definitivo a causa dell’attesa dell’esito elettorale statunitense”, conclude Marongiu.

Claudio Manfrin di Sofia Sgr spiega che la settimana scorsa ha evidenziato un rapido contropiede rispetto alle precedenti per quanto riguarda i mercati azionari: “La velocità dell’azione dei venditori è stata notevole e i punti a favore dei ribassisti si sono materializzati su tutti i mercati”.

“Il tentativo dei venditori di contenere le quotazioni all’interno delle importanti aree di resistenza (citiamo nuovamente area 3100 di Dj Eurosotxx50 e area 17400 per il listino domestico) è andato a buon fine, coadiuvato dalla debolezza dei listini statunitensi resi nervosi dall’incertezza elettorale. È possibile che si sviluppino potenziali giunture di acquisto, ma eventuali shock esogeni, come l’appuntamento elettorale in USA, potrebbero provocare forti scossoni generando quindi un rumore di breve sulle dinamiche in atto”, conclude Manfrin.

“In settimana abbiamo assistito allo storno dei mercati in vista delle Elezioni USA e del possibile rialzo dei tassi da parte della FED. Segnaliamo in particolare la debolezza del mercato USA, che ha dato l’avvio alle vendite sul mercato europeo. Sul fronte divise evidenziamo il rafforzamento della divisa inglese dalla situazione di forte ipervenduto”, commenta infine Antonio Vogini di Sofia Sgr.

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