Hsbc: con Trump cresce il rischio di un nuovo protezionismo

HSBC: CON TRUMP CRESCONO I RISCHI – L’elezione di Donald Trump quale 45esimo presidente americano “rappresenta un voto a favore di politiche più isolazioniste negli Usa” e causerà “una maggiore incertezza per l’economia globale, un maggiore rischio di protezionismo commerciale” e avrà “implicazioni sulle politiche monetarie, fiscali e valutarie” anche fuori dagli Stati Uniti. Lo scrivono in una nota gli analisti di Hsbc, sottolineando come il nuovo presidente stia causando un gran tumulto nei mercati azionari e valutari.

BCE ESTENDERA’ QUANTITATIVE EASING – Secondo gli esperti Trump rischia anche di avere un impatto sui livelli di fiducia dei consumatori e delle aziende, dato che “l’aumento dell’incertezza tipicamente porta a un indebolimento della crescita causati da ritardi negli investimenti e dei consumi, oltre a una frenata nell’occupazione”. Per quanto riguarda l’Europa invece, “con l’apprezzamento dell’euro, la decisione di un’ulteriore estensione del Quantitative Easing da parte della Bce in occasione della prossima riunione di dicembre sembra sempre più inevitabile”, ma non solo.

SI VA VERSO GUERRE COMMERCIALI E VALUTARIE? – Potrebbe anche “essere imminente un qualche tipo di risposta politica da parte di Bank of Japan e Swiss National Bank, anche a livello valutario”. A medio termine se una politica fiscale più flessibile “potrebbe essere utile per la domanda globale”, il rischio di maggiore protezionismo da parte degli Stati Uniti “potrebbe potenzialmente danneggiare sia l’economia americana che l’export e la crescita del Pil nei suoi partner commerciali, in particolare Messico e Cina”. A seconda delle misure specifiche che saranno intraprese, ci si potrà poi “aspettare misure di ritorsione, così come potrebbe crescere il rischio di guerre commerciali e valutarie” che certo non aiuterebbero né i mercati né la crescita economica mondiale.

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