Goldman Sachs: Trump farà bene ad acciaio e gas Usa

LE MATERIE PRIME TIFANO TRUMP – Il tentativo di Donald Trump, presidente eletto che si sta recando a Washington a incontrare il presidente a fine mandato Barack Obama per avviare la transizione di poteri che lo porterà alla Casa Bianca dal prossimo 20 gennaio, di rilanciare la crescita economica americana rilanciando le infrastrutture favorirà secondo Goldman Sachs il settore delle materie prime, dall’acciaio al gas (mentre non dovrebbe avere un impatto significativo sul rame, maggiormente legato all’attività edilizia).

SU GAS E PETROLIO IMPATTO LIMITATO – L’impatto potrebbe però essere nel complesso modesto, specie nel settore energetico, visto che l’assenza di un accoro tra Arabia Saudita e Iran potrebbe di fatto inibire qualsiasi tentativo di stabilizzare la produzione Opec (cui anche la Russia guarda per eventualmente stabilizzare la propria). Non a caso il petrolio dopo il recupero di ieri si è nuovamente fermato con prezzi attorno ai 45,2 dollari al barile, mentre i future sul gas naturale mostrano un calo dell’1,45% rispetto alla precedente chiusura.

AGRICOLTURA A RISCHIO SE SCATTANO DAZI – La volontà di imporre dazi all’import in particolare da Cina e Messico rischia poi di avere effetti negativi per il settore agricolo, visto che potrebbero portare questi paesi ad imporre a loro volta misure ritorsive che metterebbero a rischio le esportazioni americane, particolarmente significative per quanto riguarda il comparto del grano. Incerto anche l’effetto netto sull’oro, che oggi rallenta la sua corsa dopo il rally di ieri. Per ora comunque i mercati sebrano vedere il bicchiere mezzo pieno, tanto che in Europa le borse tornano a salire con decisione dopo la giornata incerta di ieri.

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