L’ITALIA PROVA A RIDURE IL GAP CON L’EUROPA – Per quanto riguarda l’Italia, nel trimestre il Pil è cresciuto dello 0,3%, contro una variazione nulla dei tre mesi precedenti. Su base annua la crescita italiana è salita al +0,9% dal precedente +0,7%. Come l’Italia nel terzo trimestre mostra segnali di leggera accelerazione la crescita francese (+0,2% trimestrale da -0,1% precedente, ma +1,1% annuo contro il precedente +1,3%), mentre frenano sia la Spagna (+0,7% trimestrale da +0,8%, +3,2% annuo da +3,4%) sia la Germania (+0,2% trimestrale da +0,4%, con una variazione annua che si conferma pari a +1,7%).
REAZIONI PRUDENTI DEI LISTINI EUROPEI – La reazione dei mercati ai dati macroeconomici sono variegate: se Parigi segna +0,45%, Francoforte (dove ci si attendeva una conferma del dato trimestrale precedente) si accontenta di un +0,18% e Madrid di un +0,30%. Resta incerta Piazza Affari (-0,15%), su cui pesano anche stamane nuove prese di profitto sui titoli bancari come Mps, Ubi Banca e Unicredit e alcune trimestrali deludenti come quella di Salvatore Ferragamo (-7,38%), solo in parte compensate dal rimbalzo del comparto petrolifero e dei servizi di pubblica utilità.